Pieni, vuoti, rigore geometrico, matericità e luce: parte dal recupero di un edificio abbandonato - e mai ultimato - il progetto di GaS Studio e Parisotto+Formenton, un intervento a quattro mani che, ispirandosi all'architettura vernacolare, si basa sul rispetto del territorio, con un'azione capillare a tutte le scale, da quella paesaggistica fino alla cura dei singoli complementi ed accessori, selezionati ad hoc.
Sono proprio le cromie del territorio a definire il concept progettuale, dai colori nelle diverse stagioni alle architetture tradizionali, fino ai materiali prevalenti della zona: laterizi, pietre, intonaci, pavimenti e tessuti sono, così, scelti per declinare le tonalità delle terre, dei manti arborei e dei contrappunti cromatici del foliage prima e dopo la vendemmia, tradotti in superfici ruvide e imperfette.
E poi il controllo della luce, che penetra nella struttura attraverso i pattern di pieni e di vuoti, si insinua e trasforma gli edifici in lanterne, valorizza le caratteristiche tipiche delle costruzioni rurali delle Langhe fatte di archi e filtri in mattoni ed evoca il senso di accoglienza e calore.
Inaugurato nel 2021, il resort, in meno di un anno, ha già raccolto importanti riconoscimenti internazionali, tra cui Architect Honor Award 2022, nella sezione Hospitality, assegnato da Architect magazine (rivista ufficiale dell'AIA - American Institute of Architects) e Mipim Award 2022, nella categoria Best Hotel & Tourism Resort lo scorso 17 marzo.
foto: © Alberto Strada
Regno perfetto della quiete e del silenzio, la struttura si affaccia da un lato in direzione delle colline circostanti, mentre dall'altro verso la corte verde a terrazze, così da garantire agli ospiti diverse opportunità di fruizione.
Gli spazi comuni sono prevalentemente aperti e in perfetta sintonia con gli ambienti esterni, come la lobby - che raddoppia la sua superficie nella lounge sotto il porticato esterno - e il ristorante, in connessione con il grande dehor. I ballatoi - aperti e aerati grazie alle mandorlate a mattoni - consentono l'accesso alle camere, mentre le ampie logge e le terrazze delle stanze e delle suite consentono di godere del panorama.
foto: © Alberto Strada
Dal DNA sostenibile al landscape design
Riuso virtuoso della struttura abbandonata, riutilizzo di materiali esistenti nel sito della costruzione o re-immissione nel circuito dei fornitori locali: l'intero progetto porta con sè i concetti di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, concretizzati nella riduzione degli sprechi e nel rispetto del contesto paesaggistico, a favore di pratiche di economia circolare.
Il resort si articola attraverso tre ali principali che formano una C attorno a un cortile centrale, concepito come un giardino digradante verso la valle, con la presenza di ampie terrazze.
Se negli esterni domina la cromia del timbro rosso dei muri, dei coppi tradizionali dei tetti a falda e delle trame delle mandorlate in mattoni, gli interni si caratterizzano, invece, per l'utilizzo di pietra, intonaci naturali e materici e legno di rovere, il tutto reinterpretato in chiave contemporanea.
foto: © Saverio Lombardi Vallauri
La tenuta di 42 ettari di terra vede poi l'intervento dello studio Land, con un progetto di landscape pensato per raccontare le peculiarità del luogo, metterne in risalto i processi e invitare i visitatori dell'hotel all'esplorazione del territorio.
Partendo dallo spazio centrale dell'edificio, il progetto si sviluppa seguendo un gradiente di naturalità che culmina verso l'esterno e verso le parti agricole: un articolato art garden, un belvedere per contemplare il panorama e, infine, una serie di sentieri creati per passeggiate tra i vigneti e i noccioleti che caratterizzano i pendii delle colline.
Il progetto illuminotecnico, affidato a PSLab, segue gli stessi principi di intervento site specific, definendo un gradiente luminoso dall'interno verso l'esterno, dagli edifici verso il paesaggio.
I materiali sono locali, come la Pietra di Luserna, una roccia antica che proviene dalla zona, la terracotta riciclabile al 100% e gli intonaci (Matteo Brioni) a base di terra cruda, che contribuiscono a migliorare il microclima degli spazi interni, mantenendo il livello di umidità costante e ottimale per tutto l'arco dell'anno.
Tutti gli elementi in legno sono certificati, privi di formaldeide e provenienti da foreste certificate dal Forest Stewardship Council, che promuove la gestione responsabile delle foreste nel mondo.
Gli arredamenti sono stati accuratamente selezionati tra marchi storici ed iconici del miglior "Made in Italy", mentre le camere sono dotate di materassi, realizzati a mano in Italia, utilizzando materiali naturali tra cui cotone, lana e seta.
Infine, coerentemente con l'obiettivo prefissato della riduzione dei consumi, la struttura prevede l'adozione di fonti di energia 100% sostenibili (solare, geotermico e fotovoltaico), così come il completo riciclo delle acque, soggetto a trattamenti di depurazione e riutilizzato per l'irrigazione dei vigneti.
foto: © Saverio Lombardi Vallauri
foto: © Alberto Strada
foto: © Saverio Lombardi Vallauri
Le buone pratiche
A completare l'intervento, già di per sè ottimale, è l'accorgimento di buone pratiche. Tra queste, il rimboschimento con alberi e piante autoctoni per aumentare il manto arboreo della proprietà; l'introduzione di quaranta alveari per contribuire all'impollinazione naturale e per la produzione di miele da utilizzare all'interno della struttura ricettiva; l'eliminazione dell'utilizzo di plastica monouso (ad eccezione di quella riciclata e biodegradabile); la conversione dei rifiuti del ristorante in compost da utilizzare nell'orto biologico.
foto: © Alberto Strada
foto: © Saverio Lombardi Vallauri
foto: © Alberto Strada
CREDITI DI PROGETTO
CASA DI LANGA
inizio lavori 2019 - fine lavori primavera 2021
Progetto architettonico: Gas Studio con Parisotto+Formenton Architetti
Project management: Arcadis srl
Impianti e strutture: Bre Engineering srl - Euclide
Paesaggismo: Land srl
Progetto illuminotecnico: PSLab
General contractor: Malabaila&Arduino S.p.A.
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