Piantare 6,6 milioni di alberi entro il 2024 nelle 14 città metropolitane italiane che raggruppano 1.268 comuni in cui vivono più di 21 milioni di abitanti. Contrastare l'inquinamento atmosferico, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità con azioni di riforestazione urbana. È l'obiettivo della misura "Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano" del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), cui sono destinati 330 milioni di euro, che prende avvio con il bando pubblicato sul sito del ministero della Transizione ecologica.
Nel bando sono definiti i criteri per l'assegnazione e il riparto delle risorse finanziarie per la creazione di boschi da parte delle Città metropolitane. Vengono messi a disposizione 330 milioni di euro, di cui 30 destinati a "progetti in essere" avviati con il decreto del ministro dell'Ambiente del 9 ottobre 2020. Gli obiettivi sono di mettere a dimora 1 milione e 650mila alberi entro il 31 dicembre 2022 e completare la messa a dimora di 6,6 milioni di alberi entro il 2024.
Più nel dettaglio, l'investimento è finalizzato a preservare e valorizzare la naturalità diffusa, la biodiversità e i processi ecologici legati a ecosistemi pienamente funzionali e resilienti. Si intende inoltre contribuire alla riduzione dell'inquinamento atmosferico e alla rimozione del particolato nelle aree metropolitane, aiutando così a proteggere la salute umana. Le risorse potranno inoltre aiutare le città a recuperare i paesaggi antropizzati valorizzando le periferie e le connessioni ecologiche con le aree interne rurali e il sistema delle aree protette, nonché a frenare il consumo di suolo e a ripristinare i suoli utili.
La somma più alta va alla città metropolitana di Roma, cui spettano quasi 9 milioni di euro per piantare, entro il 2024, 808mila piante; seguita da Napoli che riceve oltre 8,8 milioni per 796mila alberi e da Torino che con 7,4 milioni potrà rinverdire il suo territorio con 667mila piante. Palermo riceve quasi 6,9 milioni (621mila alberi), Milano circa 6 milioni (536mila piante), Bari ottiene 5,5 milioni (496mila alberi), Catania quasi 5,1 milioni (457mila piante), Messina quasi 4,2 milioni (379mila piante), Bologna e Firenze ricevono all'incirca 4,1 milioni per rispettivamente 372mila e 369mila alberi. A Reggio Calabria vanno quasi 4 milioni (356mila piante), a Venezia quasi 3,5 milioni (310mila piante), a Genova poco più di 3 milioni (272mila piante) e a Cagliari quasi 2,6 milioni (228mila piante).
Le aree idonee ad ospitare nuovi boschi sono quelle destinate alla rigenerazione urbana, ex aree industriali e commerciali (già oggetto di bonifica), aree degradate come, ad esempio, le discariche e le cave dismesse o parzialmente in uso, le aree agricole non più inserite nel processo produttivo ed utili per migliorare la connessione ecologica territoriale. Sono candidabili anche aree di proprietà lungo i corsi d'acqua e quelle forestali.
Le città dovranno ora presentare progetti. Ogni intervento di rimboschimento dovrà prevedere la messa a dimora di mille piante per ettaro, con presenza di arbusti in una percentuale compresa tra il 10 e il 30%.
L'avviso dà attuazione al "Piano di forestazione urbana ed extraurbana" approvato con il Dm Mite dello scorso del 30 novembre. Il Piano è stato predisposto con la collaborazione dell'Istituto superiore per la ricerca ambientale (Ispra), del Comando unità forestali ambientali agroalimentari dei Carabinieri - (Cufa), dell'Istituto nazionale di statistica (Istat), e del Centro interuniversitario di ricerca Biodiversità servizi ecosistemici e sostenibilità (Cirbises).
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