Vi ricordate di Forgotten Architecture, il gruppo Facebook nato dall'idea della ricercatrice e autrice di architettura Bianca Felicori per riscoprire l'architettura del Novecento dimenticata?
Ve ne avevamo parlato qui. Era il 2019, neanche l'ombra della pandemia, e si andava in giro, come in una caccia al tesoro, alla ricerca di questi capolavori sparsi per le nostre città.
I ripetuti lockdown e le chiusure forzate hanno però, in questo caso, dato i loro frutti.
Architetti - e non solo - "ingabbiati", hanno messo la quarta nel campo della ricerca, il gruppo Facebook ha continuato a crescere ed è diventato, giorno dopo giorno, un luogo di scambio, di confronto e di opinioni.
E, soprattutto, ha portato alla raccolta di tutte queste architetture che, immagine dopo immagine, storia dopo storia, hanno dato forma a un libro, edito da Nero Editions, in vendita online dal 7 marzo.
Però - c'è un però - questo libro, a differenza delle architetture che ha riportato alla memoria collettiva, presto scomparirà: è infatti acquistabile solamente fino al 7 giugno, proprio come enunciato dalla piattaforma di e-commerce che lo distribuisce: Prima O Mai !
Quindi, direi che inizia il conto alla rovescia: per chi lo vuole, ora o mai più!
Forgotten Architecture: i capitoli e l'esperienza collettiva
Anche nel formato cartaceo, Forgotten Architecture mantiene il carattere di esperienza collettiva, dinamica e orizzontale. Fedele ai principi del gruppo, infatti, la scelta curatoriale ha utilizzato, per il corpo centrale del libro, la traccia contenutistica delle categorie architettoniche pubblicate con maggiore frequenza sul gruppo: dall'architettura effimera alle stazioni di servizio, dalle discoteche e i villaggi-vacanza alle case, fino alla sfera dei playgrounds.
Molti dei testi presenti sono stati curati proprio da membri attivi del gruppo Facebook, con la massima libertà interpretativa del tema architettonico, e ogni capitolo è accompagnato da una selezione di progetti pubblicati sul gruppo, ognuno dei quali riporta, in didascalia, il nome della persona che l'ha condiviso.
Il libro è strutturato nei seguenti capitoli:
- ARCHITETTURA EFFIMERA → riferita a strutture con un breve ciclo biologico, spesso padiglioni, installazioni e allestimenti disegnati per grandi eventi
- ARCHITETTURA ANIMALE O PER GLI ANIMALI → architettura biomimetica o progettata per ospitare gli animali
- I PLAYGROUNDS → campi da gioco all'aperto, pubblici o privati, disegnati da architetti e artisti
- TEMPO LIBERO → comprende una serie di progetti realizzati per lo svago, dai villaggi per le vacanze ai club notturni
- ON THE ROAD → dedicato alle stazioni di servizio e agli edifici realizzati per i viaggiatori su strada
- ARCHITETTURA CIMITERIALE → sui luoghi di sepoltura
- ARCHITETTURA RELIGIOSA → le chiese
- FACADE → dedicato ai progetti caratterizzati dal disegno del prospetto
- ARCH&VIDEO → architettura che compare nei video musicali degli artisti rap e trap italiani
- HOUSES → grande classico sull'architettura residenziale e sulle soluzioni radicali e visionarie
- FAMOUS FORGOTTEN → capitolo interamente dedicato al grande Dante Bini, inventore del sistema costruttivo Bini-shell, per decenni dimenticato dalla critica e dalla storia dell'architettura
Risultato di anni di ricerca e raccolta di materiale fotografico, documenti e disegni provenienti da studi professionali, archivi privati e istituzioni, il libro, oltre ad essere una perfetta guida tra le architetture più o meno dimenticate, contiene al suo interno progetti pubblicati in esclusiva, come la casa di Arnaldo Pomodoro disegnata da Ettore Sottsass Jr.
In conclusione al libro, i saggi critici di Franco Raggi, Nina Bassoli, Azzurra Muzzonigro, Nicolò Ornaghi e Cino Zucchi, che riflettono a posteriori sul fenomeno Forgotten Architecture come esperienza collettiva, analizzando attraverso punti di vista diversi e, a volte, discordanti, le sue ripercussioni sulla disciplina.
I capitoli sono stati scritti da autori e partecipanti al gruppo Facebook: Aurora Riviezzo, Carlotta Franco e Debora Tintis, Eugenio Cosentino e Luca Marullo (Parasite 2.0), Giulia Matteagi, Davide Coppo, Luca Cei e Giorgio Scanelli (HPO), Giulia Ricci, PLSTCT (Gabriele Leo e Grazia Mappa)
Al libro hanno contribuito anche fotografi professioni come Giovanna Silva, Luca Caizzi, Federico Torra, Roberto Conte, Stefano Perego e grandi studi e archivi di architettura e design come Gaetano Pesce, Fornasetti, Nanda Vigo, Vitra.
Se vuoi acquistare il libro lo trovi qui:
→ primaomai.com
→ neroeditions.com
Ken Isaacs, Beach Matrix, Westport, Connecticut, USA,1967. Crediti immagine: Kenneth Dale Isaacs Papers. Courtesy of Cranbrook Archives, Cranbrook Center for Collections and Research
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