Il 15 luglio il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) avvierà i pagamenti alle stazioni appaltanti degli importi richiesti a titolo di compensazione per l'aumento dei prezzi dei materiali da costruzione che sono stati registrati nel secondo semestre del 2021. Ad annunciarlo è lo stesso ministero in una nota.
Quanto ai nuovi bandi, il ministro Enrico Giovannini ha firmato il decreto che approva le Linee guida per la determinazione dei prezziari regionali per il 2022, usati come base del calcolo degli importi delle opere che vengono messe a gara. Le Linee guida hanno ricevuto l'intesa della Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 6 luglio.
Il ministero spiega, inoltre, che i pagamenti riferiti al secondo semestre dello scorso anno riguardano l'anticipazione del 50% degli importi risultati dalle richieste di compensazione. Nel dettaglio, al 27 giugno 2022, termine per la presentazione delle domande attraverso l'apposita piattaforma informatica, erano giunte al ministero 1.017 istanze di cui 983 ritenute corrette. Alla luce di successive verifiche, 136 stazioni appaltanti sono state escluse per mancato rispetto dei requisiti, mentre per 218 è necessario condurre ulteriori approfondimenti.
Sono quindi 629 le richieste delle stazioni appaltanti considerate immediatamente solvibili, corrispondenti a 1.136 interventi da parte degli operatori economici, per un totale di 31,6 milioni di euro. In aggiunta alle risorse messe a disposizione e in via di erogazione da parte del Mims, le stazioni appaltanti, come prevede la normativa, hanno rimborsato direttamente, con propri fondi, gli operatori economici per un importo di 15,3 milioni di euro.
Per quanto riguarda le compensazioni riferite al primo semestre del 2021 - si apprende sempre dalla nota ,il Mims ha terminato il pagamento alle stazioni appaltanti dell'anticipo del 50% degli importi risultanti dalle istanze di accesso al Fondo compensazioni (circa 21 milioni, su un importo totale di 42 milioni di euro).
Purtroppo - prosegue il comunicato - non si è potuto procedere al versamento del saldo a causa della recente sentenza del Tar che ha accolto il ricorso dell'Ance in merito alla metodologia adottata per la determinazione degli adeguamenti dei prezzi di alcuni materiali, sentenza che ha avuto come effetto immediato il congelamento del saldo da versare alle imprese. Il Mims, comunque, si sta opponendo alla sentenza con la richiesta di sospensiva dell'efficacia del ricorso.
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