Ddl Concorrenza è legge: tris di semplificazioni per procedimenti amministrativi e controlli

di Mariagrazia Barletta

Riduzione degli oneri amministrativi a carico di cittadini e imprese, dimezzamento dei termini di conclusione dei procedimenti, tracciabilità elettronica delle pratiche, procedure semplificate e digitalizzate. Ma anche una razionalizzazione dei controlli sulle attività produttive per renderli più efficienti e la realizzazione di un "testo unico" con le norme, coordinate e semplificate, per agevolare la produzione di energia da fonti rinnovabili e l'installazione di nuovi impianti.

È quanto prevede la legge Concorrenza approvata in via definitiva al Senato e ora in attesa di pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Tutte semplificazioni che il governo è delegato a delineare, per cui serviranno decreti legislativi per l'attuazione.

La scheda di approfondimento predisposta dal Dipartimento della Funzione pubblica

Semplificazioni dei procedimenti amministrativi (art. 26)

Entro 24 mesi, il Governo dovrà effettuare una ricognizione delle diverse attività per specificare quali vanno sottoposte alla Scia, quali ad una comunicazione preventiva e quali, invece, necessitano di un provvedimento espresso, eliminando autorizzazioni e adempimenti non necessari e, di conseguenza, riducendo gli oneri amministrativi a carico di cittadini e imprese.

I principi direttivi che il Parlamento trasferisce all'Esecutivo sono diversi, tra cui - come spiega il dossier del Centro studi della Camera: «tipizzare e individuare le attività private soggette ai diversi regimi; semplificare i procedimenti relativi ai provvedimenti autorizzatori; estendere l'ambito delle attività private esercitabili senza necessità di alcun adempimento, inclusa la mera comunicazione; digitalizzare le procedure; ridefinire i termini dei procedimenti dimezzandone la durata, nonché armonizzare la modulistica per la presentazione di istanze, segnalazioni e comunicazioni alle pubbliche amministrazioni».

Modifiche anche all'autorizzazione paesaggistica. Il disegno di legge prevede infatti anche la revisione - entro 180 giorni dall'entrata in vigore della proposta di legge - delle disposizioni del Dpr13 febbraio 2017, n. 31, che regola l'individuazione degli interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica o sottoposti alla procedura semplificata. Le modifiche al regolamento devono perseguire più obiettivi: ampliare e precisare le categorie di interventi e opere di lieve entità, semplificare le procedure e individuare ulteriori tipologie di interventi non soggetti ad autorizzazione paesaggistica oppure sottoposti ad autorizzazione paesaggistica semplificata.

Per approfondire:
Concorrenza: ok alla delega per le semplificazioni amministrative, autorizzazione paesaggistica compresa

Semplificazioni per l'installazione di rinnovabili (art. 26)

Il Governo è delegato ad adottare, entro 12 mesi, uno o più decreti legislativi in materia di fonti energetiche rinnovabili, anche ai fini dell'adeguamento della normativa vigente al diritto dell'Unione europea, della sua razionalizzazione e semplificazione e della riduzione degli oneri regolatori a carico dei cittadini e delle imprese. Obiettivo: arrivare a una significativa riduzione e razionalizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari in materia.

Semplificazione dei controlli sulle imprese (art. 27) 

Infine, il Governo è delegato ad adottare, entro 24 mesi, uno o più decreti legislativi per rendere più chiaro, coerente e proporzionato il sistema dei controlli sulle attività economiche. Tre gli obiettivi da perseguire, come spiega una nota del ministero per la Pa: «Eliminare gli adempimenti non necessari; favorire la programmazione dei controlli per evitare sovrapposizioni di competenze e ritardi che possano ostacolare il normale esercizio dell'attività di impresa; consentire l'accesso ai dati e allo scambio di informazioni da parte dei soggetti con funzioni di controllo, anche attraverso l'interoperabilità delle banche dati».

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