È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, il Dpcm 26 luglio 2022 con allegate le linee guida sugli standard minimi di qualità dell'aria negli ambienti scolastici, contenenti anche le specifiche tecniche per l'installazione di dispositivi mobili di purificazione e di impianti fissi di aerazione.
Qualità dell'aria indoor, ventilazione meccanica e naturale, criteri per la scelta e l'utilizzo dei dispositivi per il ricambio d'aria, l'abbattimento della carica dei patogeni nell'aria o del materiale particellare, sicurezza dei sistemi che impiegano agenti chimici, misure di gestione del rischio: diversi i capitoli le cui raccomandazioni convergono verso il raggiungimento di standard minimi di qualità dell'aria negli ambienti scolastici.
Le linee guida sulla qualità dell'aria nelle scuole
Si tratta di linee guida redatte sulla base del parere dell'Istituto superiore di sanità emanate al fine di diffondere raccomandazioni operative.
Come viene ricordato nel documento, «la qualità dell'aria indoor, sia dal punto di vista degli inquinanti che della carica microbica, è un requisito essenziale per il mantenimento della buona salute della popolazione scolastica e per il suo sviluppo conoscitivo. Solide evidenze, disponibili sugli effetti e gli impatti sulla salute di numerosi inquinanti dell'aria, hanno permesso l'identificazione di standard e valori soglia, raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e adottati in molte legislazioni nazionali».
«La pandemia Covid-19 - viene ancora ricordato nelle linee guida - ha anche generato una grande attenzione verso gli agenti microbiologici aerodispersi, per i quali tuttavia non esistono standard. Per migliorare la gestione degli ambienti scolatici e contenere i possibili rischi per la salute è importante garantire una buona qualità dell'aria negli ambienti scolastici, prestando attenzione alle fonti degli inquinanti chimici e dei patogeni, sia interne che esterne, alla gestione delle attività, al numero di occupanti, alla natura e configurazione degli spazi, alle misure preventive in atto, ecc».
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