Maxi-concorso per 212 scuole: in 58 bandi (quasi il 30%) accesso al secondo grado a meno di 5 concorrenti

di Mariagrazia Barletta

1.737 proposte, ma non tutte ben distribuite geograficamente. Il 7 ottobre ha segnato il passaggio dalla prima alla seconda fase del maxi-concorso per la realizzazione di 212 scuole innovative finanziate con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Nel 27,4% dei bandi, però, non si è riusciti a selezionare cinque proposte da ammettere al secondo grado.

Infatti, in 58 bandi i concorrenti selezionati sono quattro o meno. Di questi, ben 36 (17%) vedranno confrontarsi nella seconda fase non più di tre gruppi di progettisti. Ci sono anche casi limite in cui ha avuto accesso al secondo grado un solo concorrente. Questo accade per cinque scuole. Si tratta dei bandi indetti dai comuni di San Gennaro Vesuviano (Napoli), Olevano sul Tusciano (Salerno), Marino (Roma), dalla Città metropolitana di Torino e da Motta Santa Anastasia (Catania). Infine, nessun progetto ammesso per il Comune di Rutino (Salerno).

È questo il quadro, sintetico, della distribuzione geografica delle proposte che hanno avuto accesso al concorso per la realizzazione delle 212 scuole, una competizione che si concretizza in un'occasione unica che conta su uno stanziamento complessivo di un miliardo e 189 milioni di euro.

Dunque, il confronto concorrenziale si fa eccessivamente limitato nella seconda fase. Ma ciò non accade in tutte le regioni. Ve ne sono alcune in cui, per tutti i bandi pubblicati si è riusciti a selezionare cinque progetti da sviluppare con il secondo grado. È il caso dell'Abruzzo, del Molise, della Sardegna, del Veneto e del Trentino Alto Adige. All'altro estremo vi sono le regioni con circa la metà dei bandi indetti che non hanno raggiunto i cinque finalisti: Basilicata (3 concorsi con meno di 5 finalisti), la Campania (17 concorsi), il Friuli Venezia-Giulia (4 concorsi), e la Valle d'Aosta (1 concorso). In Calabria dei 16 concorsi circa il 44% non centra l'obiettivo delle cinque proposte finaliste. In Sicilia il 43% dei bandi (in tutto 6) non raggiunge i cinque concorrenti ammessi, in Puglia (12 concorsi banditi) tale percentuale scende di un punto.

Il progetto migliore per ciascuna delle aree riceverà un premio e diventerà di proprietà degli enti locali beneficiari che provvederanno ad affidare le fasi successive della progettazione e i lavori. 20 le commissioni giudicatrici, suddivise su base regionale, che hanno analizzato le proposte ricevute.

Dal 10 al 21 ottobre i progettisti possono presentare le proprie richieste di chiarimento, le cui risposte saranno pubblicate entro il 28 ottobre. Fino al 14 novembre si potranno inviare gli elaborati tecnici per il secondo grado, che saranno valutati dalle commissioni entro il 16 dicembre. 

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