A partire da venerdì 3 settembre i visitatori attirati dall'imponente mole del Palast der Republik a Berlino hanno potuto sperimentare una insolita forma di tour guidato negli spazi interni del palazzo, che qualcuno, a causa delle 1001 luci appese nel salone d'ingresso e del periodo in cui è stato costruito, chiama il "negozio di lampade di Erich [Honecker]". Il pianoterra dell'edificio, protetto con 1200 mq di PVC impermeabile, è stato allagato fino a creare uno strato d'acqua (di circa 25 cm) per consentire lo spostamento a bordo di piccole imbarcazioni di gomma da un ambiente all'altro e l'attracco a "isole" artificiali appositamente realizzate.
Non è la prima volta che il Palazzo, progettato dall'architetto Heinz Graffunder ed edificato nel 1976 sulle rive del fiume Spree, nel luogo in cui sorgeva l'ex residenza del Kaiser, ospita happening, concerti o spettacoli teatrali: chiuso nel 1990, all'indomani della caduta del Muro, a causa della presenza di amianto, è stato sporadicamente riaperto a partire dal 2003 proprio in occasione di manifestazioni culturali, dopo una bonifica che ha rimosso il materiale cancerogeno dalla struttura. Anche nel periodo della Repubblica Democratica Tedesca, il grande edificio di cemento con le vetrate color rame e i pannelli dorati, oltre a essere sede del Parlamento, di uffici governativi, di bar, caffè, ristoranti e di una sala da bowling, era luogo di celebrazioni di partito e di spettacoli veri e propri.
L'iniziativa dello scorso fine settimana assume un particolare significato per coloro che non condividono la demolizione del Palazzo della Repubblica, decisa dal Parlamento Tedesco con due soli voti contrari. In principio l'abbattimento avrebbe dovuto condurre alla ricostruzione del Berliner Stadtschloss, l'edificio di origine quattrocentesca che aveva ospitato per ultimo il Kaiser Guglielmo II e, trasformato in museo nel Primo Dopoguerra, era stato gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale. Completamente distrutto nel 1950 in quanto "simbolo decadente del passato militarista prussiano", il palazzo del Kaiser avrebbe dovuto essere ricostruito ex-novo: la crisi economica e la carenza di fondi a livello federale e cittadino (la ricostruzione dello Stadtschloss potrebbe arrivare a costare 600 milioni di euro) hanno imposto una scelta meno nostalgica, costringendo le autorità a ripiegare verso la realizzazione di un parco nel sito svuotato, in attesa di fondi più cospicui da investire nell'operazione.
A prescindere dalla futura destinazione dell'area, che ricade sull'ex Marx-Engels-Platz (ora Schlossplatz), sembra inevitabile il destino del Palazzo della Repubblica. La demolizione - i lavori potrebbero iniziare già nel 2005 - ha prodotto un dibattito dai toni "ideologici": a coloro che la considerano solo come l'eliminazione di uno degli ultimi simboli di oppressione della DDR, risponde Petra Pau, una dei due deputati che hanno votato contro l'abbattimento, ricordando le numerose petizioni firmate dai cittadini per preservare l'edificio in cui il Parlamento della Germania Est votò nel 1990 la riunione con la Germania Ovest.
Immagini del Palast der Republik
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