Per il Superbonus la percentuale di spesa che i condomìni possono portare in detrazione scende al 90 per cento nel 2023. Stessa aliquota nel 2023 anche per i nuovi interventi sulle villette, ma a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l'anno, innalzati in base al «quoziente familiare»).
La maxi-detrazione si applica invece al 110 per cento fino al 31 marzo 2023 per le villette che abbiano completato il 30 per cento dei lavori entro il 30 settembre 2022.
È quanto si legge nel comunicato pubblicato al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il Dl Aiuti-quater. L'intenzione del Governo di depotenziare il Superbonus era già stata annunciata dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti durante l'audizione sulla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, tenutasi il 9 novembre davanti alle Commissioni riunite di Camera e Senato (si veda l'articolo pubblicato ieri).
Dovrebbe poi essere previsto un periodo transitorio, che consentirebbe ai condomìni che hanno già presentato la Cilas entro la data di entrata in vigore del Dl Aiuti-quater, di continuare a beneficiare del 110% per i lavori che proseguono nel 2023.
Va ricordato che prima del Dl Aiuti-quater, per i condomìni, per gli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, era previsto che il Superbonus spettasse nella misura del 110% fino al 2023, per poi scendere al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Mentre per le ville unifamiliari e le unità indipendenti con accesso autonomo, il beneficio era fissato al 110% ma si fermava al 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 fossero stati effettuati lavori per almeno il 30% dell'intervento complessivo.
Si attende ora la pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale per l'entrata in vigore delle misure e per conoscere le novità nel dettaglio. Tra i provvedimenti che entrano nel quarto Dl Aiuti, vi è anche l'innalzamento a 5mila euro del tetto al contante. Anche in questo caso la misura diventa operativa dal 1° gennaio 2023.
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