Presente alla Mostra nelle sezioni Concert Halles (Teatro de la Musica, Santiago de Compostela, Spagna), Topography (Ciudade de Cultura de Galicia, Santiago de Compostela), Surfaces (Napoli Alta velocità; Reinhardt House, Berlino), Hyper-progects (Rebstockpark, francoforte) ed Episodes, Peter Eisenman è stato premiato con il Leone d'Oro alla Carriera, come riconoscimento del suo contributo all'architettura, da progettista e da teorico.
La cerimonia di premiazione, svoltasi venerdì 10 settembre presso il Teatro alle tese dell'Arsenale fa parte delle iniziative che rappresentano il preludio all'inizio della Mostra vera e propria, che sarà accessibile al grande pubblico a partire dal 12 settembre: la giuria composta da studiosi, giornalisti ed esperti di architettura provenienti da tutto il mondo, ha conferito anche il Leone d'Oro per la migliore installazione presentata da un Paese al Belgio per "Kinshasa, la Città immaginaria" e il Leone d'oro per l'opera più significativa della mostra Metamorph allo studio SANAA, per i progetti del Twenty-First century Museum of Contemporary Art di Kanazawa in Giappone e per l'ampliamento dell'Instituto Valencia de Arte Moderno (IVAM).
È di questi giorni la notizia che l'installazione di Eisenmann al Museo di Castelvecchio ("Il giardino dei passi perduti") si potrà visitare fino al 23 gennaio 2005: tra i curatori della mostra figura anche il direttore della Biennale di Architettura Kurt W. Foster, che ha inserito Peter Eisenman, insieme a Frank O. Gehry, Aldo Rossi e James Striling, nel gruppo di architetti che a suo parere ha maggiormante inciso nell'ultimo quarto di secolo sul modo di intendere la progettazione.
Per approfondimenti:
www.architetturaamica.it/Biblioteca/recens/Eisenman.html
www.designboom.com/eng/interview/eisenman.html
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