(Articolo aggiornato il 27 dicembre 2022 con le ultime novità previste dalla Legge di Bilancio 2023).
L'ecobonus resta al 65% fino a tutto il 2024. Stesso limite temporale per il bonus ristrutturazioni al 50% e per il sisma-bonus con aliquote maggiorate fino all'85%. Si ferma al 2024 il bonus mobili, il cui limite di spesa dal prossimo anno viene dimezzato, attestandosi a 5mila euro. Termine della corsa, invece, per il bonus al 75% per l'eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche e per anche per il bonus facciate che per il 2022 era stato già depotenziato, passando dal 90 al 60%.
Il disegno di legge di Bilancio 2023, ora all'esame della Camera, non prevede alcuna modifica per i bonus edilizi. Per alcuni, la Manovra 2022 aveva però già previsto proroghe fino al 2024.
Dunque, nel caso non venga modificato il quadro attuale, ecco quali saranno nei prossimi due anni le possibilità di accesso alle agevolazioni edilizie (diverse dal Superbonus) per l'efficientamento, la ristrutturazione e il miglioramento della risposta sismica degli edifici.
Ecobonus al 65% fino al 2024
L'ecobonus mantiene l'aliquota al 65% per il 2023 e il 2024. Stessa percentuale di detrazione per il prossimo biennio anche per gli interventi di efficientamento sulle parti comuni degli edifici condominiali, per l'acquisto e la posa in opera delle schermature solari (fino a un valore massimo della detrazione di 60mila euro) rispondenti ai requisiti richiesti dalle regole tecniche (Uni e Cen) di cui all'allegato M del Dlgs 311 del 2006, nonché per l'acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti.
Resta ferma al 50% per i prossimi anni, la detrazione per le spese che riguardano gli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari. Stessa aliquota anche per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A. La detrazione sale al 65% se la caldaia è almeno in classe A e se vengono installati sistemi di termoregolazione evoluti (appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02).
Vale fino al 2024 anche la detrazione al 50% per l'acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (fino a un valore massimo della detrazione di 30mila euro).
Detrazioni al 70 e 75% per l'efficientamento dei condomìni
Viene conservata fino a tutto il 2024 anche la detrazione per la riqualificazione energetica dei condomìni, che prevede una un'aliquota al 70% per gli interventi sulle parti comuni purché interessino l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda. Stessa scadenza anche per il bonus al 75% per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica relativi alle parti comuni di edifici condominiali finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva.
Le due agevolazioni - va ricordato - sono calcolate su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 40mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio.
Sisma-bonus con aliquote maggiorate fino al 2024
Va avanti fino a tutto il 2024 anche il sisma-bonus al 50% per interventi nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Stessa data di scadenza anche per le aliquote maggiorate del 70 e 80% per i lavori che, grazie al miglioramento del comportamento dell'edificio sottoposto ad azioni sismiche, determinano il salto rispettivamente di una o due classi di rischio.
Per l'eco-sisma bonus il differimento fino al 2024 vale anche per le aliquote maggiorate all'80 e all'85% nel caso in cui vi sia un miglioramento della risposta al sisma tale da comportare il salto di una o due classi di rischio. Confermate fino al 31 dicembre 2024 anche le detrazioni del 75 e 85% per lavori antisismici sulle parti comuni di edifici condominiali.
Ristrutturazioni edilizie al 50% fino al 2024
Fino a tutto il 2024, è confermato nella misura del 50%, anche il bonus per le ristrutturazioni edilizie, calcolato fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore a 96mila euro per unità immobiliare.
Bonus mobili, il limite di spesa scende a 8mila euro
Spetta fino al 2024 anche il bonus per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori. La detrazione, fruibile sempre in tandem con il bonus per le ristrutturazioni edilizie, resta al 50%, ma è calcolata sulla base di un tetto di spesa pari a 10mila euro solo per il 2022. Poi, tale limite scende a 8mila euro nel 2023 e a 5mila euro per il 2024. La spesa va sempre ripartita in 10 quote annuali di pari importo. A portare il limite di spesa a 8mila euro ci ha pensato la Manovra 2023, tale limite era infatti destinato a scendere a 5mila euro il prossimo anno.
Termina il bonus facciate e confermata la detrazione al 75% per le barriere architettoniche
Si ferma il bonus facciate, sceso al 60% nel 2022. Dunque nessun futuro per la detrazione che aveva riscosso un buon successo.
Quanto, invece, alla detrazione del 75% per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, che era destinata a durare per un solo anno, la Manovra 2023 ha provveduto a confermarla fino a tutto il 2025
Per approfondire:
• Bonus 75% per l'eliminazione delle barriere architettoniche verso la proroga al 2025
Bonus verde fino al 2024
Resta in piedi fino al 31 dicembre 2024 anche il bonus del 36% per le spese sostenute per le sistemazioni a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni e per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
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