Architetture contemporanee: online la piattaforma della Cultura che censisce quelle dal 1945 ad oggi

Presenti quasi 5mila schede corredate di foto e progetti

Una mappatura dell'architettura contemporanea realizzata attraverso la selezione di esempi significativi, le cui schede, che includono informazioni, fotografie e elaborati di progetto, sono messe a disposizione in una apposita e nuova piattaforma Web, attiva dal 3 febbraio.

Il progetto prende il nome di "Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi", è promosso dalla direzione generale Creatività contemporanea del ministero della Cultura ed «È il risultato di due anni intensi di revisione, aggiornamento e implementazione che hanno portato la piattaforma a censire quasi 5mila architetture di interesse storico-artistico su tutto il territorio nazionale», afferma il direttore generale Creatività contemporanea, Onofrio Cutaia.

Si tratta di una data base «in continuo ampliamento e aggiornamento attraverso campagne di ricognizione e documentazione del patrimonio architettonico contemporaneo italiano, effettuate in collaborazione con le strutture periferiche del ministero della Cultura, gli enti locali, le Università e differenti centri di ricerca specialistici», fa sapere il ministero in una nota.

È possibile ricercare le opere per regione o provincia o comune, o per autore o tipologia.

LA PIATTAFORMA
censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it

Quale "punto zero" del censimento è stata individuata la data del 1945, termine del conflitto mondiale, ma anche inizio della ricostruzione e, in qualche modo, momento di svolta della produzione edilizia, dell'innovazione tecnologica, delle politiche abitative, nonché di ripensamento della disciplina architettonica e urbanistica.

Fra il 2020 e il 2022 la direzione generale Creatività contemporanea ha effettuato la revisione della piattaforma, modificandone l'architettura informatica, e ha implementato le ricognizioni in sette regioni. Contestualmente è stato svolto l'aggiornamento bibliografico e la normalizzazione di tutte le schede già presenti nella piattaforma in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali che ha gestito, tramite avviso pubblico, la selezione di sei dottori di ricerca incaricati del lavoro.

Per la selezione delle opere è stata elaborata una griglia di valutazione complessa, basata su criteri bibliografici e storico-critici. In particolare, le verifiche bibliografiche tengono conto della "fortuna critica" di un'opera, delle citazioni in pubblicazioni specifiche e del riconosciuto valore nazionale e internazionale, mentre i criteri storico-critici prendono in esame elementi legati alle vicende storiche e architettoniche, all'evoluzione del dibattito culturale e disciplinare, al ruolo significativo svolto dall'opera nel contesto, alla notorietà e rilevanza del suo autore. Inoltre, l'acquisizione dei dati è realizzata anche attraverso sopralluoghi e ricognizioni fotografiche, acquisizione di fondi fotografici e di materiale archivistico.

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