Esami di abilitazione per architetti, possibili in modalità semplificata anche nel 2023

La novità nel Milleproroghe che sta per essere convertito in legge

di Mariagrazia Barletta

Anche quest'anno il Milleproroghe lascia in vita per un altro anno le norme, messe a punto durante il periodo pandemico, che permettono lo svolgimento in modalità semplificata degli esami di abilitazione per alcune professioni. Tra queste, vi è anche quella di architetto.

La novità è stata inserita nel Milleproroghe durante l'esame al Senato. Ora il testo è passato alla Camera che dovrà convertirlo entro il 27 febbraio. Significa che non c'è spazio per nuove modifiche al testo. Dunque, salvo improbabili colpi di scena, le novità sull'esame di Stato possono essere considerate definitive. Andranno in vigore con la pubblicazione della legge di conversione in Gazzetta ufficiale.

Più nel dettaglio, il Milleproroghe agisce sul Dl 228 del 2021 che aveva prorogato fino al 31 dicembre 2022 la possibilità di svolgere gli esami di abilitazione in versione "light". Ora una nuova disposizione trasla di un anno questa data. Con questa modifica, il ministero dell'Università potrà fissare le modalità per le sessioni di esame del 2023 secondo modalità che derogano dalle norme ordinarie. In altre parole, potrà stabilire sessioni di esame semplificate per l'abilitazione di diverse categorie di professionisti, tra queste quelle regolamentate dal Dpr 328 del 2011. Dunque, il rinvio dei termini vale anche per architetti e ingegneri.

Come lo scorso anno, sarà pubblicata un'ordinanza del ministero dell'Università che fissa le date delle due sessioni 2023 e specifica le modalità per la presentazione delle domande di ammissione. Bisognerà attendere l'ordinanza per capire quali semplificazioni saranno applicate. Lo scorso anno il ministero aveva mantenuto l'abolizione della prova scritta, prevedendo un'unica prova orale svolta con modalità a distanza.

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