Inizia una nuova vita per la Caserma Garibaldi a Milano. Costruita in epoca napoleonica al posto del monastero medievale, divenne nel 1848 sede del quartier generale delle milizie del generale Giuseppe Garibaldi e, infine, è stata e rimarrà, in parte, sede della Polizia di Stato. Il suo nuovo destino incrocia ora una nuova riconversione che la porterà a diventare il nuovo polo dell'Università Cattolica che potrà così ampliare la storica sede di Largo Gemelli.
Il progetto, che interessa una superficie di oltre 53mila mq, è dello studio Beretta Associati ed è stato sviluppato in accordo con la Soprintendenza. La prima fase dei lavori, avviata lo scorso 30 gennaio, riguarda l'ala del fabbricato affacciata su via Santa Valeria. Questo primo intervento, relativo a una superficie di circa 11.500 mq consentirà di creare nuovi spazi didattici, fruibili a partire dal secondo semestre dell'anno didattico 2024/25 e per un'utenza di oltre 1.850 studenti.
Di impostazione neoclassica, la caserma si articola intorno a due grandi corti di uguali dimensioni. La facciata principale si apre su piazza Sant'Ambrogio di fronte al Sacrario dei Caduti milanesi per la Patria ed alle spalle della Basilica di Sant'Ambrogio.
Lavori dell'Ala Santa Valeria
L'intervento sull'Ala prospiciente via Santa Valeria punta alla conservazione dell'edificio esistente mediante opere di restauro cui si aggiunge una riqualificazione funzionale, impiantistica e strutturale necessaria a soddisfare le verifiche di sicurezza statiche e di miglioramento sismico del fabbricato, con analisi pre e post-intervento che hanno coinvolto non solo l'ala Santa Valeria ma anche l'intero complesso. L'originaria copertura lignea, per questioni di sicurezza, è stata rimossa e ricostruita in acciaio, ad eccezione di una porzione mantenuta come memoria storica della struttura.
Il progetto: conservazione e valorizzazione dei cortili
il progetto ha riportato l'edificio alla sua consistenza originale recuperando il disegno dei cortili attraverso la rimozione dei corpi accessori aggiunti negli anni Settanta per le esigenze funzionali della Polizia di Stato e ripristinando l'andamento delle falde di copertura. L'impianto dei corpi di fabbrica consiste in una sequenza di spazi, delimitati da murature portanti trasversali, che si affacciano su corridoi centrali di dimensioni ampie e che disimpegnano le future aule con varie capienze per un'utenza complessiva di oltre 10.500 posti.
Nel cortile Nord è previsto un intervento ipogeo, dove era già presente una autorimessa sotterranea. Qui saranno realizzati ampi spazi didattici e, al centro del cortile, un soprastante parallelepipedo vetrato, una sorta di pozzo di luce, custodirà i collegamenti verticali per l'accesso alle aule. L'ingresso principale verrà mantenuto al centro del fronte su piazza Sant'Ambrogio e valorizzato aumentando l'apertura fino a tutta la larghezza del colonnato prospiciente. In continuità con l'ingresso un grande atrio interesserà anche parte del corpo di fabbrica centrale che divide i due cortili. Sempre dall'atrio d'ingresso, ma anche al centro dei corpi che delimitano il quadrato dell'intero edificio, sono collocati gli scaloni, le scale di sicurezza e gli ascensori di comunicazione verticale.
Per quanto riguarda le facciate, il progetto prevede il recupero degli intonaci a calce ottocenteschi, dei decori e della bicromia cromatica di gusto neoclassico come raffigurata nelle originarie vedute ottocentesche dell'edificio.
Certificazioni Leed e Well
A livello impiantistico, per la climatizzazione delle aule si prevede un sistema a tutt'aria a portata variabile per singola aula, che in fase successiva verrà implementato dallo sfruttamento di fonte geotermica tramite estrazione di acqua di falda con pompe di calore ad alto rendimento, garantendo l'abbattimento emissioni di anidride carbonica e la riduzione dei costi energetici. La distribuzione impiantistica principale è integrata nei controsoffitti in modo da preservare inalterata l'estetica dei corridoi voltati.
Gli impianti faranno uso delle tecnologie IoT - Internet of things. L'intero complesso sarà certificato secondo lo standard Leed, livello gold, protocollo volontario orientato alla sostenibilità, al risparmio energetico ed idrico, alla riduzione delle emissioni e al miglioramento della qualità ecologica degli interni con l'uso di materiali riciclati e a bassa emissività.
Il complesso immobiliare verrà inoltre certificato secondo il protocollo Well®, gestito dall'International well® building institute (Iwbi), per il comfort, la salute e al benessere delle persone.
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