Dovrebbe essere sbloccato a breve il bonus all'80% per l'installazione e posa in opera di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici da parte di utenti domestici. Ad assicurarlo è il sottosegretario di Stato, Massimo Bitonci che, mercoledì 24 maggio, ha risposto ad un'interrogazione (prima firmataria Francesca Ghirra del gruppo Alleanza verdi e sinistra) presentata in Commissione Trasporti alla Camera.
Il riferimento è alla nuova agevolazione nata ad ottobre 2022 con la pubblicazione di un apposito Dpcm in Gazzetta ufficiale (Dpcm del 4 agosto), ma mai diventata operativa perché i provvedimenti attuativi, di competenza del ministero dello Sviluppo economico (ora ministero delle Imprese e del Made in Italy), non sono stati emanati. Il ritardo nell'attuazione ha poi reso necessario un provvedimento ad hoc, inserito nell'ultimo Milleproroghe (Dl 198 del 2022), che ha traslato dal 2022 al 2023-24 l'operatività del bonus.
Più nel dettaglio, manca un decreto direttoriale del ministero delle Imprese e del Made in Italy a cui è assegnato il compito di individuare le disposizioni procedurali per l'erogazione degli incentivi. «Sentiti gli uffici competenti - ha assicurato Bitonci -, si informa che tale decreto direttoriale è in fase di pubblicazione».
«Attualmente - ha proseguito il sottosegretario - sono in corso una serie di adempimenti amministrativi relativi alla convenzione con Invitalia (soggetto gestore), necessari alla predisposizione della piattaforma informatica, posto che tale misura sarà destinata ad un bacino particolarmente ampio di utenti domestici». «Si conta, dunque - ha concluso -, di procedere alla pubblicazione del citato decreto nelle prossime settimane».
Le caratteristiche dello sgravio sono definite dal Dpcm 4 agosto 2022. Più nel dettaglio, la detrazione si applica all'acquisto di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica. Agli utenti domestici è riconosciuto un contributo pari all'80% del prezzo di acquisto e posa in opera, nel limite massimo di 1.500 euro per persona fisica richiedente. Il limite di spesa è innalzato ad 8mila euro in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali di cui agli articoli 1117 e 1117-bis del codice civile.
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