Si conclude con la vittoria dello studio fiorentino filoferro architetti - insieme all'architetto Stefano Lacala - il concorso bandito lo scorso autunno dalla Provincia del Sud Sardegna per trasformare l'Istituto Agrario "Alessandro Volta" di Villacidro in un Polo di eccellenza nella formazione e ricerca, con laboratori di avanguardia e spazi didattici innovativi.
Un progetto mosso dall'attento studio della tradizione e della storia del luogo, fortemente legato all'agricoltura che nei secoli ne ha disegnato il paesaggio, reinterpretato come strumento guida per lo sviluppo delle azioni indicate nel bando di concorso, ispirato a tre concetti chiave: recupero, sostenibilità e innovazione.
Pochi chilometri di territorio, dunque, che corrispondono a infinite sfumature ecosistemiche e altrettante varietà di paesaggi, rilette attraverso un processo che ha portato alla riorganizzazione dell'area e a un'operazione di ri-misurazione, necessaria per porre il progetto in relazione con il contesto ospitante.
Oltre a prevedere il consolidamento delle strutture esistenti, l'intervento risponde, infatti, alle criticità presenti nell'area, mediante l'innesto di tre dispositivi aventi diversa funzione ma medesimo linguaggio materico e costruttivo, per questo riconoscibili come parti di un'operazione progettuale unitaria.
"Il nuovo disegno interpreta l'insediamento del nuovo polo scolastico come un ecosistema di prototipi produttivi, ponendosi come infrastruttura-perno di uno scenario di possibili proposte energetiche" - spiegano i progettisti. - "In questo senso, l'area di progetto si configura come un arcipelago di opportunità, a sua volta tratto identitario del nuovo polo didattico".
Le strutture, dedicate la mattina alla formazione di secondo grado, la sera saranno aperte alla comunità e ai lavoratori, arricchite da nuovi spazi per attività laboratoriali e per la professionalizzazione e riqualificazione degli addetti nel settore agricolo, zootecnico ed eno-gastronomico.
immagine: ©slimstudio
Dalle scelte cromatiche alle isole verdi, un continuo richiamo alla natura
Il progetto prende forma a partire dagli inteventi puntuali sui singoli edifici e si caratterizza a partire dalle scelte cromatiche delle finiture superficiali dei volumi, mostrando già a prima vista la volontà di confondersi nel contesto. Così l'edificio scolastico mostra la porzione basamentale in linea con il disegno della facciata esistente, connotato da un cromatismo chiaro in contrasto con i livelli superiori, basati sui diversi gradienti del verde.
Tema guida dell'intervento è, poi, quello dell'accessibilità e permeabilità degli spazi, con l'edificio scolastico che dà valore allo spazio della loggia, luogo completamente permeabile e strutturato per accogliere le diverse attività, dalle esposizioni della ricerca didattica allo svolfimento di eventi, mercati settimanali con prodotti locali e altri provenienti da limitrofe realtà produttive.
L'edificio dei laboratori, invece, si caratterizza per l'estetica del basamento realizzato mediante stratificazioni di inerti a spessore ridotto, finalizzato al superamento dei salti di quota presenti nell'area anche grazie alla demolizione di superfetazione che impedivano la completa accessibilità.
A completare il disegno, poi, la presenza di isole verdi, per garantire allo studente il continuo confronto con la natura circostante.
Infine, lo spazio della didattica è strutturato attraverso aule modulabili, autonome e costituite da uno spazio di relazione, servizi igienici e due laboratori, configurazione resa estremamente flessibile grazie a un sistema di pannellature mobili fotoassorbenti che consentono la variazione dell'organizzazione spaziale in funzione delle mutevoli esigenze didattiche.
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CREDITI DEL PROGETTO
Progetto: filoferro architetti con arch. Stefano Lacala + Chiara Biondi (collaboratrice)
Strutture: AEI Progetti srl
Impianti: Consilium Servizi di Ingegneria
Agronoma: Paola Mainardi
Pedagogo: Attilio Como
Geologa: Marta Camba
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