Dolomiti, i tre bivacchi del Cai - Fiamme Gialle se li aggiudica Raffaele Cetto

Raffaele Cetto, architetto trentino, si aggiudica il concorso per la ricostruzione di tre bivacchi realizzati tra gli anni Settanta-Ottanta del secolo scorso sulle Dolomiti trentine e sul tracciato del Translagorai, gestiti dal Cai, sezione Fiamme Gialle, che ha indetto la competizione.

Il bivacco Fiamme Gialle collocato sulla spalla sud del Cimon della Pala, nel gruppo delle Pale di San Martino, a quota 3005 metri; il bivacco Renato Reali, in località Forcella Marmor a quota 2650 metri, nel comune di Primiero San Martino di Castrozza e, infine, l'Aldo Moro: posto sul Coston dei Slavaci, sulla catena del Lagorai a quota 2600 metri sul livello del mare. Sono questi i ripari per escursionisti d'alta quota che prenderanno nuova forma.  

Tetto a spiovente, colore ben visibile, per ovvie ragioni, e rivestimento in alluminio pre-verniciato, a doppia aggraffatura. Questa alcune delle caratteristiche del bivacco-tipo che sarà replicato nelle tre collocazioni.

L'ingresso è dalla veletta o, in inverno, anche dal lucernario posto sul tetto. A caratterizzare la micro-architettura è una grande vetrata panoramica in corrispondenza della zona giorno, che all'esterno contribuisce a configurare uno spazio protetto dotato di una seduta. Per la struttura principale, il progetto prevede una soluzione a telai in profili di acciaio. In profili di acciaio anche la struttura portante di basamento, ancorata a piedi di appoggio.

Caldi e accoglienti gli interni, per i quali la scelta è ricaduta su finiture e arredi in pannelli fenolici di betulla. Ciascun bivacco può ospitare fino a 12 posti letto (nove standard e tre suppletivi). La zona giorno può essere configurata in maniera flessibile essendo dotata di sedute mobili e di un tavolo ribaltabile che all'occorrenza può trasformarsi in un letto.

Al vincitore sono concessi 60 giorni per consegnare il progetto di fattibilità tecnica ed economica. E, «completata l'istruttoria dal punto di vista urbanistico ed edilizio, si lavorerà con l'obiettivo di realizzare i bivacchi entro il 2024, anno in cui ricorre l'anniversario per i 250 anni dalla fondazione della Guardia di Finanza», fa sapere la provincia di Trento in una nota.

La fase realizzativa dei nuovi bivacchi e la rimozione degli esistenti sarà finanziata dalla provincia autonoma di Trento, dal Cai e da altri enti del territorio.

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