Arriva in Gazzetta ufficiale ed è in vigore dal 2 giugno, il decreto (Dl 61 del 2023) varato dal governo dopo la catastrofica alluvione che ha colpito duramente l'Emilia Romagna estendendosi anche alla Toscana e alle Marche. Tra le misure, vi è la proroga di tre mesi per il cosiddetto "superbonus villette" che, nei territori in stato di emergenza, resta al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023.
Dunque, nelle zone colpite dall'alluvione, le ville unifamiliari e le unità indipendenti con accesso autonomo possono godere del superbonus al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell'intervento complessivo.
Il decreto, infatti, sposta in avanti la data legata alle spese per l'ultimazione dei lavori che nel resto del territorio italiano è fissata al 30 settembre 2023, ma non interferisce con la scadenza del Sal al 30%, ferma per tutti al 30 settembre 2022.
Il termine del 30 settembre 2022, entro cui bisognava raggiungere il traguardo dell'ultimazione di almeno il 30% dei lavori programmati, resta quindi una condizione imprescindibile anche per usufruire del differimento di tre mesi riservato alle zone alluvionate.
Le "villette" che beneficiano della proroga di tre mesi devono essere collocate in uno dei comuni dell'elenco contenuto nell'allegato I al decreto. Si tratta di alcuni comuni o frazioni ricadenti nelle provincie di Ferrara, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Pesaro Urbino e Firenze.
Le misure del decreto, compresa la proroga del Superbonus, interessano alcune frazioni di Argenta (Ferrara); ben 25 comuni del Bolognese cui si aggiunge la frazione di Bologna, Paleotto; 30 comuni nella provincia di Forlì Cesena; 23 della provincia di Ravenna (Ravenna compresa); 5 nella provincia di Rimini, 7 comuni delle Marche (Pesaro Urbino); 4 in Toscana, tutti in provincia di Firenze.
Qui l'elenco dei territori inseriti nell'allegato I al Dl Alluvione.
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