Delega Fiscale: Miceli (Cnappc): «Si inauguri un cambio di passo verso la rigenerazione»

di Mariagrazia Barletta

«L'auspicio è che - a partire dalla delega fiscale al Governo - si avvii la strategia di utilizzare la leva fiscale per incentivare la rigenerazione urbana sostenibile integrata con bonus fiscali. Il testo approvato alla Camera prevede agevolazioni per interventi di rigenerazione urbana e rifunzionalizzazione edilizia, tenendo conto anche delle esigenze di tutela, manutenzione e conservazione dei beni culturali vincolati, è un indirizzo che va nella giusta direzione e che può essere di grande importanza nelle strategie urbane», così Francesco Miceli, presidente del Consiglio nazionale degli Architetti, in occasione della Conferenza nazionale degli Ordini in corso di svolgimento a Roma.

Il presidente degli Architetti fa riferimento al disegno di legge delega per la riforma fiscale, licenziato ieri, 13 luglio, in Aula alla Camera (passa ora all'esame del Senato). All'interno della delega all'Esecutivo è, infatti, inserito un principio che mette in connessione gli incentivi fiscali alla rigenerazione urbana. Un paletto di cui il governo dovrà tener conto nel predisporre i decreti legislativi che porteranno a compimento la riforma fiscale. Certo, la portata innovativa del principio espresso dal Parlamento al momento è solo potenziale, bisognerà vedere come poi prenderà concretamente forma nei decreti legislativi.

Intanto, però, con il Ddl delega il Parlamento chiede all'Esecutivo di metter mano ai bonus edilizi nell'ambito della riforma organica del sistema tributario e in particolare della revisione e riduzione dell'Irpef. La riforma degli incentivi dovrà puntare, non solo al miglioramento dell'efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente e alla riduzione del rischio sismico, ma anche alla rigenerazione urbana e alla rifunzionalizzazione degli immobili. Il tutto considerando le esigenze di tutela, manutenzione e conservazione dei beni culturali.

«Occorre - prosegue Miceli - un piano per il rilancio del nostro Paese e per la valorizzazione del nostro patrimonio edilizio residenziale che è assolutamente poco performante dal punto di vista energetico e sismico e ciò si può realizzare nell'ambito di una strategia rigenerativa delle nostre città e non con interventi episodici privi di organicità. Come Consiglio nazionale abbiamo proposto, da tempo, nelle opportune sedi politico istituzionali di graduare le incentivazioni fiscali in funzione della qualità degli obiettivi da raggiungere coinvolgendo l'intervento pubblico in coordinamento con quello privato per il raggiungimento di risultati coerenti con le strategie europee».

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