Con il nuovo Codice dei contratti, e dunque dal 1° luglio 2023, si ferma il funzionamento del Casellario delle società di ingegneria e professionali. A comunicarlo è il presidente dell'Anticorruzione, Giuseppe Busia.
Nel comunicato il presidente dell'Authority spiega che a decorrere dal 1° luglio non troverà più applicazione il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 263 del 2 dicembre 2016, recante «definizione dei requisiti che devono possedere gli operatori economici per l'affidamento dei servizi di architettura e ingegneria e individuazione dei criteri per garantire la presenza di giovani professionisti, in forma singola o associata, nei gruppi concorrenti ai bandi relativi a incarichi di progettazione, concorsi di progettazione e di idee, ai sensi dell'articolo 24, commi 2 e 5 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50» e, in particolare, la previsione di cui all'articolo 6 che individua gli obblighi di comunicazione all'Anac, ai fini dell'inserimento nel Casellario delle società di ingegneria e professionali, dei dati e delle informazioni in esso previsti.
Con il nuovo Codice le previsioni di cui al m. 263/2016 sono state infatti sostituite da quelle presenti nella Parte V dell'Allegato II.12 (articoli 34-40), che non contemplano più a carico degli operatori economici l'obbligo di iscrizione al Casellario.
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