È una strana storia quella del nuovo spazio SUNTIMES, recentemente inaugurato nel cuore di La Spezia su progetto dallo studio genovese di architettura e paesaggio caarpa con Manfroni e Associati e EXA engeneering. Una storia fatta di usi disparati, prima chiesa dedicata a San Bartolomeo, poi sconsacrata e trasformata in una scuola e poi in teatro, cinema teatro "Centrale" nel dopoguerra, fino, addirittura, a cinema a luci rosse negli anni '80.
Un destino bizzarro, fatto di superfetazioni e ricuciture di vario genere dovute alle diverse esigenze, acquisito nel 2019 dalla società di comunicazione Suntimes per realizzare la sua nuova sede ligure, con un'idea molto chiara: lasciare il piano terra aperto alla città per eventi e concerti ed utilizzare il resto del volume come ufficio, sfruttando l'altezza della sala principale per inserire un nuovo piano.
Ne derivano due unità semi autonome, la prima corrispondente alla sala del cinema teatro, e l'altra al blocco funzionale dei servizi con lo scalone originale di collegamento
foto: © Anna Positano / Gaia Cambiaggi
Conservando gli elementi testimoni della storia dell'edificio, come la galleria del cinema e la sinuosa scala probabilmente risalenti agli anni Trenta, l'intervento punta in primo luogo a portare la luce naturale all'interno dei locali del vecchio cinema, attraverso la realizzazione di un grande patio coperto che diffonde la luce dal tetto fino alla sala principale del pianterreno, determinando scorci inediti e nuove prospettive degli spazi interni.
Una struttura in acciaio e lamiera grecata che, come un oggetto alieno, si inserisce nell'edificio storico ridefinendone gli spazi, in contrapposizione con le pareti, liberate dai cartongessi, a cui è affidato il racconto di una storia precedente: dalle tracce dei solai dei vecchi palchetti, ai resti degli stucchi decorati e il grande arco di boccascena, tutti ricordi tangibili del vecchio teatro.
Oltre che la scala, interamente conservata in tutte le sue eleganti pieghe e rivestita in resina cementizia, il richiamo al tempo che fu lo si ritrova nei colori verdi e rosa delle pareti, editati in chiave contemporanea. Anche l'antico foyer della galleria, accessibile per mezzo della scala, viene mantenuto, con la sostituzione della soletta inclinata con uno spazio con vista sul giardino dedicato ai creativi, da cui si accede alla corte interna, rivestita in listelli di rovere chiaro con spazi di lavoro sotto a piante tropicali.
Nel piano più alto, un tempo dedicato alle sedute della galleria del cinema, la riapertura di una porta murata ha consentito di ricavare lo spazio per le sale riunioni e gli uffici della contabilità, mentre l'ufficio dei fondatori è collocato sopra il vano scala, con accesso diretto all'ex cabina di regia, oggi dedicata a spazio per incontri.
Infine la facciata, forse risalente alla prima trasformazione in cinema-teatro degli anni Trenta, caratterizzata dalla base in travertino e dalle cinque bucature ovali, è stata conservata e colorata di blu e l'insegna con la scritta "DIANA" è stata ripristinata e rimessa proprio dov'era.
foto: © Anna Positano / Gaia Cambiaggi
CREDITI DEL PROGETTO
Nome del progetto: Cinema Diana>>>Sunspace
Luogo: La Spezia
Progetto architettonico: caarpa + MMAA studio Manfroni
Progetto strutturale: EXA engeneering
Committente: sun-times
DATI DIMENSIONALI
Superficie: 620 mq
CALENDARIO
Progetto: settembre 2019 - novembre 2020
Cantiere: novembre 2020 - settembre 2022
Opere edili: Co.gi.ta scrl (RE)
Opere metalliche: Metallica srl (SP)
Opere impiantistiche: Tci srl (MS)
Foto: © Anna Positano Gaia Cambiaggi
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