Il casellario delle società professionali e d'ingegneria, che era stato previsto dal decreto del ministero delle Infrastrutture 263 del 2016, ha smesso di funzionare, con la conseguente decadenza del relativo obbligo di iscrizione.
È l'effetto del nuovo Codice degli appalti (Dlgs 36 del 2023) che, con l'entrata in vigore il 1° luglio ha mandato in soffitta il Dm Infrastrutture del 2016, andando a sostituire i relativi contenuti con la Parte V dell'Allegato II.12. Tali disposizioni - fa notare l'ANAC in un comunicato firmato dal presidente, Giuseppe Busia - non contemplano più l'obbligo di iscrizione al Casellario da parte degli operatori economici.
Alla luce di ciò, l'Autorità Anticorruzione comunica la cessazione del funzionamento del Casellario delle società di ingegneria e professionali a decorrere dal 1° luglio 2023.
Il decreto del ministero delle Infrastrutture 263 del 2 dicembre 2016, definiva - va ricordato - i requisiti che devono possedere gli operatori economici per l'affidamento dei servizi di architettura e ingegneria e individuava i criteri per garantire la presenza di giovani professionisti, in forma singola o associata, nei gruppi concorrenti ai bandi relativi a incarichi di progettazione, concorsi di progettazione e di idee. E, all'articolo 6, in particolare, introduceva gli obblighi di comunicazione all'ANAC ai fini dell'inserimento nel Casellario delle società di ingegneria e professionali.
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