Progettata dallo studio asv3 - officina di architettura, fondato dall'architetto cesenate Fiorenzo Valbonesi, la Cantina di Guado al Tasso esprime con le sue geometrie il radicamento della famiglia Antinori al territorio di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno, facendo convivere in armonia tradizione e modernità.
Destinato ad accogliere la produzione di due vini d'eccellenza della tenuta, Guado al Tasso e Matarocchio, l'intervento ha riguardato un complesso processo di ristrutturazione aziendale che ha coinvolto sia il riassettato degli accessi, che quello delle zone per la vinificazione e l'affinamento in legno e vetro e delle attrezzature per la parte agronomica ed enologica.
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foto: © Pietro Savorelli
Squarci di luce e tagli prospettici, l'arte di accogliere il vino
Solo alcuni setti, percepibili come fratture del terreno, interrompono la continuità del paesaggio, svelando la presenza di un volume ipogeo attraverso le aperture dei tre accessi: uno per l'uva, di grandi dimensioni, uno per i visitatori e winelover e, infine, uno per gli ospiti del retrostante Podere Guado al Tasso, da sempre cuore pulsante delle attività di accoglienza della tenuta.
Sviluppandosi dalla quota altimetrica della precedente barricaia interrata, il progetto disegna un luogo di grande fascino, fatto di squarci di luce e tagli prospettici che lo fanno apparire come uno scrigno custode di qualcosa di prezioso. Oltre a mantenere la barricaia esistente, il progetto - in posizione baricentrica rispetto alle principali vie di accesso, la Bolgherese e l'Aurelia ed in adiacenza rispetto a Podere Guado al Tasso - prevede infatti la realizzazione ex novo dei locali destinati alla produzione dei vini.
Una scelta, quella dell'ipogeo, che non solo garantisce una migliore qualità del vino, ma assicura il contenimento energetico per la produzione e il conseguente affinamento tramite la naturale azione coibente del terreno e delle coperture inerbite.
foto: © Pietro Savorelli
La ricerca cromatica tra architettura e natura: le relazioni dentro e fuori
L'inserimento silenzioso nel paesaggio è rafforzato dalla raffinata ricerca cromatica, riscontrabile a partire dal colore e dalla matericità dei setti di forma irregolare, realizzati in calcestruzzo colorato in pasta, con sfumature che richiamano i colori della terra ospitante.
La finitura, con diverso trattamento, è riportata anche all'interno per tutta la parte nuova della cantina, con pareti e soffitti dai colori che rievocano le sfumature dei terreni della tenuta.
La barricaia esistente, dedicata alle barriques ad uno e a due livelli, è collegata tramite vani accessori ai nuovi volumi per la vinificazione, caratterizzati da due ambienti contigui, uno di forma circolare con pareti ortogonali in calcestruzzo e uno di forma trapezoidale con pareti flesse verso l'alto di colore scuro e soffitto con flesso centrale.
Grande cura anche per lo spazio della Riserva storica con l'esposizione di tutti i vini qui prodotti, dalla prima annata sino ad oggi, e per l' area di accoglienza e degustazione, raggiungibile tramite due ingressi pedonali e posta in una quota superiore rispetto ai livelli di lavorazione per avere una vista privilegiata su tutti gli ambienti, sia interni che esterni, attraverso la vetrata della porta d'ingresso.
Un progetto elegante e raffinato, concluso con la scelta dei materiali per l'arredamento, tra cui il noce canaletto e il bronzo, che fanno riferimento ai materiali più nobili della storia e della famiglia Antinori.
Gli scatti fotografici di Pietro Savorelli
foto: © Pietro Savorelli
CANTINA DI GUADO AL TASSO
Dove Castagneto Carducci, Livorno
Committente Marchesi Antinori, Firenze
Dati dimensionali 2160 mq
Cronologia
- gennaio 2020: inizio cantiere
- maggio 2023: fine cantiere, completamento
Progetto e direzione artistica
arch. Fiorenzo Valbonesi • asv3 officina di architettura
Team di progetto
arch. Francesco Gasperini • arch. Giovanni Pulelli • arch. Clarissa Serri • arch. Agnese Valbonesi (collaboratori alla progettazione architettonica asv3)
Direzione lavori
AEI progetti • ing. Niccolò De Robertis
Strutture
AEI progetti srl • ing. Niccolò De Robertis • ing. Lucio Rizzo • ing. Alessandro Romei
Coordinamento sicurezza
AEI progetti srl ing. Massimo Toni • ing. Fabio Iocco
Impianti
per. ind. Francesco Calignano (impianto enologico, termico e idricosanitario)
per. ind. Maurizio Angeli (impianto elettrico)
ing. Matteo Burrini (progetto vvf)
Se.Al. (progetto vvf)
Progetto e direzione lavori opere di arredo
arch. Fiorenzo Valbonesi
Fotografie Pietro Savorelli
Imprese
Raggi Costruzioni e Restauri (opere civili)
Mannari (opere di demolizione)
Nuova Impianti (impianti enologici e meccanici)
BTB (impianti elettrici e antincendio)
DiZio Inoxa (attrezzatura enologica, serbatoi, scale e passerelle)
Zoppi (sistemazioni esterne)
Falegnameria Diemme di Denis Cavallucci e Figli (arredi su misura)
Consulenti Grafikad (rilievo)
Sasha Slim Bouhaegeb (acustica)
Viabizzuno (illuminotecnica)
Matteo Brioni (intonaci)
Fornitori
Matteo Brioni (intonaci)
Cold Tec (vetroresina)
Pimmel (impianti termoregolazione serbatoi e controllo aria)
ViaBizzuno (corpi illuminanti, illuminazione)
Tuttoluce (corpi illuminanti, illuminazione)
Resstende (oscuramenti finestre vinificazione)
Df Design Finishing (finitura metallo liquido)
BNV (serramenti e carpenteria metallica di sicurezza)
Steel Pool Cantieri (opere di impermeabilizzazione e posa tetto verde)
Fleming (opere in cartongesso)
Edil Russ (opere stradali)
Prima - Pavimenti speciali (pavimenti industriali)
Centrosicurezza (compartimentazioni antincendio)
Spazio Aperto (rifiniture metalliche di protezione)
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