Dopo una lunga attesa, è stato pubblicato, ed è in vigore dal 24 gennaio, il decreto del ministero dell'Ambiente per lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili e dei gruppi di autoconsumo.
Dopo un lungo iter che ha previsto anche un'interlocuzione con la Commissione europea, incentrata sulla compatibilità con la disciplina in materia di aiuti di Stato, arrivano le regole per la costituzione di comunità energetiche e gruppi di autoconsumo collettivo, destinate a superare quelle transitorie che erano state messe a punto con il Milleproroghe del 2020.
Regole, dunque, che, in attuazione delle direttiva Red II, recepita in Italia con il Dlgs 199 del 2021, definiscono il modello regolatorio, le tariffe e il sistema incentivante per favorire l'associazione tra condòmini o tra enti locali, terzo settore, cittadini, Pmi, al fine di consentire la produzione e lo scambio di energia da fonti rinnovabili.
Dunque: tutto pronto? Quasi.
Come previsto dal Dm, entro i prossimi 30 giorni dovranno essere approvate dal ministero, previa verifica da parte dell'Arera e su proposta del Gestore dei servizi energetici (Gse), le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi.
Il Gse, soggetto gestore della misura, metterà in esercizio i portali attraverso i quali sarà possibile presentare le richieste, entro 45 giorni dall'approvazione delle regole.
Il testo individua due strade per promuovere lo sviluppo nel Paese delle Cer: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal Pnrr e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti che supporterà lo sviluppo di due gigawatt complessivi, e una tariffa incentivante sull'energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale.
I due benefici sono tra loro cumulabili. Attraverso il provvedimento sarà dunque favorito lo sviluppo di cinque gigawatt complessivi di impianti di produzione di energia rinnovabile.
«Sarà presto online sul sito del Gse anche un simulatore per la valutazione energetica ed economica delle iniziative», fa sapere il ministero dell'Ambiente. È invece già disponibile la mappa interattiva delle cabine primarie dislocate sul territorio nazionale.
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