Ha ospitato la tipografia di alcuni quotidiani, la sede della redazione del giornale "I Siciliani", un centro sociale poi occupato senza autorizzazione fino allo sgombero del 2021. Ora l'ex convento dedicato a Sant'Agata, costruito nel '700 a pochi passi dal Duomo, è destinato a diventare un hub del turismo, un luogo dedicato alla conoscenza dei beni culturali, degli itinerari turistici di Catania e del Val di Noto, nonché uno spazio per eventi culturali e un urban center dove pubblico e privato potranno confrontarsi sulle trasformazioni ed il futuro della città.
Il progetto per la nuova vita dell'ex convento, un immobile di interesse storico, è di studio Occhipinti Amato, linea t Studio e della engineering EUpro. Fanno parte del raggruppamento: Fabrizio Occhipinti Amato, Giorgia Domenica Testa e Salvatore Terranova, Giuseppe Cicero, Sebastiano Di Mauro e Laura Pediglieri.
Lo scorso 1° febbraio il team si è aggiudicato il concorso di progettazione indetto dal Comune di Catania, che porta nel vivo il programma "Catania Inside. Innovazione, Cultura, Turismo, Mobilità", finanziato dal ministero delle Infrastrutture con 9,75 milioni di euro per riqualificare l'ex convento delle suore benedettine.
Il progetto punta a realizzare un luogo attrattivo e a valorizzare il complesso e la sua corte. Necessario anche un importante intervento di rafforzamento e miglioramento sismico per farne una struttura strategica come richiesto dal piano di emergenza comunale.
Per le facciate si prevede il rifacimento dell'intonaco e un lavoro di restauro delle superfici di pietra. Su di esse, i progettisti hanno immaginato anche di inserire delle lamine metalliche per esaltare alcune bucature ed in particolare le imbotti dell'ingresso principale, dal quale i passanti possono intravedere la galleria botanica, un'accogliente area verde interna. Ma è la corte il fulcro delle attività, nonché luogo di socialità e di passaggio, che collega le diverse funzioni.
I progettisti hanno previsto un'organizzazione in comparti ciascuno funzionante in modo autonomo. Attorno alla corte, luogo di snodo dei percorsi e di accoglienza, si organizzano gli ambienti pubblici (caffetteria, reception/bookshop, galleria botanica, aree espositive e multimediali, servizi), semi-pubblici (sale per i workshop e le conferenze e spazi di co-working) e quelli privati (uffici amministrativi, vani tecnici e accessori).
Il progetto prevede, inoltre, l'inserimento di una grande parete multimediale composta da ledwall, videowall e schermi per proiezioni, che si estenderà per 53 metri conducendo i visitatori fino alla sala multimediale principale e all'area interattiva dedicata ai bambini. Un percorso che termina nell'area immersiva multisensoriale. Questa è immaginata - spiegano i progettisti nella relazione illustrativa - come «una straordinaria opportunità di interagire con l'ambiente circostante in modo totale ed avvolgente, permettendo di sperimentare una vasta gamma di stimoli sensoriali che vanno ben oltre la semplice vista o udito». Il collegamento al piano superiore è realizzato attraverso una scala a spirale in acciaio.
Alla tecnologia i progettisti affidano un importante ruolo: «La realtà immersiva - affermano - offrirà un'esperienza multisensoriale unica, permettendo ai visitatori di immergersi completamente in mondi virtuali personalizzabili e sempre aggiornati, e dove grazie a proiezione, mapping e sound design, si daranno stimoli a livello fisico, emotivo ed intellettuale, facendo vivere emozioni indimenticabili».
Per contenere le dispersioni termiche si prevede di inserire pannelli isolanti in silicato di calcio sulle pareti interne. La copertura al piano primo sarà smontata e rimontata per la messa in atto di interventi strutturali. Interventi di consolidamento riguarderanno anche le volte.
Colonnine di ricarica e stalli per biciclette, e-bike e monopattini elettrici saranno posizionati nei pressi dell'ingresso, con l'obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile.
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La graduatoria definitiva | 1° febbraio 2024
- 1° classificato il raggruppamento: arch. Fabrizio Occhipinti Amato, ing. Giuseppe Cicero, ing. Giorgia Domenica Testa, arch. Salvatore Terranova, arch. Sebastiano Di Mauro, arch. Laura Pediglieri.
- 2° classificato il raggruppamento: arch. Filippo Puleo, arch. Giuseppe Pietro Amadore, ing. Giovanni Calabrese, arch. Antonio Carcione, ing. Carmelo Russo, ing. Alessandro Giorgio Maria Zanghì, arch. Liliana Castaldo, arch. Sofia Distefano, ing. Salvatore Scandura, ing. Francesca Basile
- 3° classificato il raggruppamento: arch. Feliciantonio Martiniello, arch. Lorenzo Di Biase
- 4° classificato il raggruppamento: arch. Luigi Fioramanti, arch. Francesco Fioramanti, ing. Diego Valleriani, ing. Antonino Di Maio, ing. Artemio Paolo Belli
- 5° classificato il raggruppamento: Archistart Studio, arch. Tommaso Santoro Cayro, arch. Francesca Guido, ing. Davide Tartaglia, ing. Giacomo Potì, ing. Lucio Risi
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