Un rudere abbandonato conquistato dai rovi, immerso nella natura del bosco, diventa una casa-rifugio grazie alla valorizzazione dell'antico luogo di vita contadina e al moderno e misurato ampliamento che utilizza legno di larice bruciato e vetro per dar vita ad un'architettura in simbiosi con il paesaggio.
Il luogo è suggestivo: il "buen retiro" nasce tra i boschi affacciati sulla valle Stura a Roccasparvera, in provincia di Cuneo. Il progettista, Dario Castellino, ha una riconosciuta esperienza nella valorizzazione e riqualificazione di piccole borgate alpine, suoi i pluripremiati interventi nelle valli cuneesi a Paraloup e Campofei.
Fotografie di © Fabio Oggero
Punto di partenza del progetto è la piccola e tradizionale struttura agricola costruita in pietra e calce, che viene preservata nella forma e nei materiali. L'autenticità dell'edificio è salvaguardata attraverso mirati interventi di consolidamento. Va in questa direzione anche il rifacimento della copertura. L'intervento utilizza il «legno di recupero proveniente dalla valle Stura», specifica il progettista in una nota.
La nuova addizione si integra alla preesistenza rispettandone l'unità di immagine. L'armonia tra antico e contemporaneo è raggiunta nonostante il nuovo dichiari autenticamente la sua natura di aggiunta sviluppandosi in orizzontale, contrariamente al fabbricato in pietra, e mantenendo un'altezza ridotta. La connessione alla preesistenza avviene attraverso una scala interna in legno, posizionata nell'antico portico ricostruito e isolato.
Fotografie di © Fabio Oggero
«L'ampliamento - continua la nota - presenta una struttura puntuale con esili pilastri in legno che si appoggiano su una platea isolata in cemento armato. I tamponamenti sono realizzati con tavole di legno inchiodate contenenti pannelli isolanti in CalceLegnoCanapa®, un sistema tricomponente a basso impatto ambientale con buone proprietà meccaniche, antisismiche, ignifughe e isolanti. L'impalcato della copertura è isolato e realizzato con travi in legno ed assito. Il lato meridionale è caratterizzato da ampie vetrate a specchiatura unica, creando una continuità visiva con l'esterno e eliminando la distinzione tra interno ed esterno. L'armonia con il contesto naturale è garantita dalla colorazione scura dei telai e dei listelli che rivestono le porzioni tamponate del prospetto e i tramezzi interni».
Fotografie di © Fabio Oggero
Distingue l'intervento anche l'impegno verso la realizzazione di un'abitazione a emissioni zero e la promozione delle risorse locali. Nel nuovo volume «è stato adottato esclusivamente legno proveniente dalla zona, stimolando positivamente energie ed economie locali», spiega il progettista nella nota. Per preservare il materiale è stata utilizzata «la tecnica giapponese Shou Sugi Ban, che conferisce maggiore resistenza agli agenti atmosferici, parassiti, acqua e persino al fuoco».
«Questa tecnica - aggiunge - prevede un processo di carbonizzazione superficiale seguito dall'applicazione di olio di Tung. In aggiunta, la casa è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici sulla copertura, accompagnati da un sistema di accumulo».
Fotografie di © Fabio Oggero
Fotografie di © Fabio Oggero
Fotografie di © Fabio Oggero
Fotografie di © Fabio Oggero
Fotografie di © Fabio Oggero
Fotografie di © Fabio Oggero
Fotografie di © Fabio Oggero
Crediti del progetto
Progettista: Dario Castellino
Superficie area di progetto: 1845 mq
Superficie lorda edificio: 84 mq
Superficie coperta: 100 mq
Progettista opere strutturali: Eretika, Borgo San Dalmazzo (CN),ing. Ivano Menso
Progettista impianto termico: Studio Tecno, Cuneo (CN), ing. Emanuele Dutto e arch. Alice Lusso
Opere Generali: Edilbieffe, Borgo San Dalmazzo (CN)
Realizzazione impianto idricosanitario: Termoigienica, Cavallermaggiore (CN)
Realizzazione impianto elettrico: Alen Impianti Elettrici di Giordano Alen, Boves(CN)
Progettazione e realizzazione arredi/allestimenti interni: Paolo Sasia, artigiano
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