Il bonus colonnine per professionisti non decolla e riapre lo "sportello" per assegnare 70 milioni di euro

Le domande potranno essere dalle 12.00 del 15 marzo 2024 fino alle 17.00 del 20 giugno 2024.

di Mariagrazia Barletta

Riparte il bonus colonnine destinato a professionisti e imprese che vogliono installare infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Un primo avviso era stato aperto lo scorso ottobre, con la possibilità di richiedere l'agevolazione entro il 30 novembre.

Chiusi i termini per ottenere l'incentivo, però, sono avanzati 70 milioni di euro (la dotazione era di 87,5 milioni di cui solo 8,75 destinati ai professionisti) che ora il ministero dell'Ambiente, tramite Invitalia, prova a distribuire nuovamente riaprendo la piattaforma per l'invio delle richieste di ammissione al bonus.

Le domande potranno essere dalle 12.00 del 15 marzo 2024 fino alle 17.00 del 20 giugno 2024.

Il contributo in conto capitale (a fondo perduto) può essere concesso per un importo pari al 40% delle spese ammissibili e non è cumulabile con altre agevolazioni o contributi pubblici. Il contributo copre, fino al limite massimo del 10% del costo per l'acquisto e messa in opera, anche le spese sostenute per la connessione alla rete elettrica e quelle per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.

Sono ammesse al bonus le spese sostenute successivamente al 4 novembre 2021 e oggetto di fatturazione elettronica. 

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Costi massimi

Per accedere all'incentivo è necessario considerare i costi specifici massimi ammissibili:

  • Per le infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW, inclusi i wallbox con un solo punto di ricarica, il tetto è 2.500 euro per singolo dispositivo;
  • Per le colonnine con due punti di ricarica, il limite è di 8.000 per singola colonnina.
  • Per le infrastrutture di ricarica in corrente continua fino a 50 kW la soglia è di 1000 €/kW; oltre 50 kW sale a 50mila euro per singola colonnina; oltre 100 kW la soglia si impenna a 75mila euro per singola colonnina. 

Requisiti

Ai professionisti, come alle imprese, sono richiesti specifici requisiti d'accesso. In particolare, per i professionisti si richiede un volume d'affari, nell'ultima dichiarazione IVA trasmessa all'Agenzia delle Entrate, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo previsto dalla presente misura. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell'infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20mila euro.

Sono esclusi, inoltre, i professionisti che abbiano ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea. Bisogna essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione ad eventuali provvedimenti di revoca di agevolazioni. 

È indispensabile essere in regola con gli adempimenti fiscali e con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali. Infine, relativamente alle spese oggetto del contributo, non bisogna aver ricevuto altre risorse pubbliche. 

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