Collaborazione pubblico-privato verso un obiettivo condiviso, difficile ma non impossibile.

Lo dimostrano l'Università di Parma e la Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari, che grazie alla sintonia in fase progettuale, hanno dato vita a un polo didattico caratterizzato da un programma misto ma con un principio educativo comune: l'inclusione e l'uguaglianza.

A firmare l'intervento è lo studio Enrico Molteni Architecture che, con grande sensibilità, ha realizzato un complesso composto da due edifici identici e speculari: l'uno è dedicato ad asilo nido e scuola materna per i figli dei dipendenti di età compresa tra 0 e 6 anni, l'altro, invece, pensato per accogliere attività di inclusione culturale di minori tra 10 e 14 anni in situazioni di fragilità.

Situata nel parco universitario che si trova a sud della città emiliana, in un'area di margine prossima al torrente Cinghio, il progetto - selezionato tra le opere finaliste del Wood Architecture Prize 2024 - si configura come un padiglione leggero, realizzato su un unico piano fuori terra e circondato da un porticato composto da esili appoggi lievemente inclinati.

Innovazione dal punto di vista tecnologico, ma soprattutto nel suo programma funzionale e nella contiguità con il polo universitario sono gli elementi cardine del progetto, realizzato in tempi record, ossia poco più di 365 giorni.

foto: © Marco Cappelletti

Come se fosse un puzzle, il padiglione gioca sulle reciproche relazioni tra gli spazi

L'affiancamento dei due corpi quadrati e ravvicinati, con al centro lo spazio di relazione, definisce una forma rettangolare, per una superficie complessiva di circa 2.450 mq.

Il rigore apparente della struttura si manifesta anche nella distribuzione planimetrica, fortemente geometrica e basata sull'utilizzo di doppie simmetrie, di figure intere o sagomate incastrate l'una nell'altra, all'interno di una forma composta da due quadrati, proprio come se fosse un puzzle.

A definire l'immagine e l'estetica dell'edificio è l'utilizzo del legno della struttura, avvolta da un porticato alto 5 metri, che evita così fronti principali o gerarchie, secondo il principio della simmetria radiale che solitamente distingue un edificio pubblico da un edificio privato o di servizio.

foto: © Marco Cappelletti

Flessibilità e fluidirà negli spazi interni

72 spazi diversi per funzione e dimensione, tutti generati da una matrice comune di 360 x 360 x 360 centimetri e sottomultipli, tra loro complementari come in un incastro perfetto: praticamente un puzzle

Ogni ambiente si unisce agli altri in punti tangenti caratterizzati dalla presenza di porte vetrate che, se aperte, dilatano lo spazio creando un'unica prospettiva che attraversa l'edificio da una facciata all'altra, per una lunghezza di 70 metri.

Le aperture su più lati amplificano l'ingresso della luce naturale consentendo, al tempo stesso, lo sguardo verso l'esterno per avere a disposizione canali visivi su più direzioni.

Nel complesso, l'edificio è pensato per un uso fluido e flessibile, facendo interagire le aule e le hall mediante il perfetto equilibrio tra parti cieche e parti trasparenti e tra le pareti e le porte.

All'interno, come all'esterno, l'ambiente è sobrio, naturale, luminoso, uno sfondo neutro e confortevole alle attività e alla presenza colorata e vivace dei ragazzi e dei bambini.

foto: © Marco Cappelletti

Le soluzioni costruttive

Interamente realizzato con sistemi costruttivi a secco, l'edificio presenta una struttura portante lignea costituita da travi-pilastri in lamellare e pannelli CLT per i solai, con grandi serramenti vetrati per i prospetti perimetrali.

Quattro pilastri centrali circolari, insieme a quelli perimetrali, reggono ciascuna delle due strutture, con i pilastri inclinati del portico a cui è assegnata la funzione di controvento per evitare le croci.

Internamente gli spazi sono divisi mediante partizioni in cartongesso, protette con un rivestimento in PVC grigio, in continuità con il pavimento. I controsoffitti acustici, invece, fondamentali per la compresenza delle attività didattiche, sono in fibra di legno.

L'estrema attenzione ai criteri NZEB a elevata efficienza energetica nella realizzazione dell'edificio, hanno garantito il raggiungimento della classificazione pari a 22,45 kWh/m2 anno

La ventilazione meccanica è affidata a un impianto canalizzato a soffitto, con l'oscuramento ottenuto con tende esterne motorizzate, mentre per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo sono stati installati pannelli radianti a pavimento e un impianto con pannelli fotovoltaici per una potenza pari a 96 kWp, a copertura quasi completa dell'intero fabbisogno energetico dell'edificio.

Gli spazi esterni sono pensati come luogo di esplorazione, da scoprire e abitare in maniera autonoma, o all'insegna della socialità: lo spazio tra i due corpi, segnato dal colore rosso, si mostra come un'aula a cielo aperto, un luogo di scambio, di condivisione, di confronto, che si presta per accogliere eventi comuni, anche allargati alla comunità del Campus e all'intera città.

Il progetto del verde, infine, è uno spazio aperto che, partendo dalla siepe che cinge l'edificio, si dilata fondendosi con il bosco e il campus.

foto: © Marco Cappelletti

CREDITI DEL PROGETTO

Nome del progetto: Polo educativo inclusivo a Parma
Committente: Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari e Università degli Studi di Parma 
Luogo: Parco Area delle Scienze, Campus UNIPR, Parma
Progetto architettonico: Enrico Molteni Architecture
Team progettazione architettonica: Enrico Molteni con Alessandro Ferrazzano 

CONSULENTI
Struttura: Guidetti Serri Studio Ingegneria
Impianti meccanici: ing. Massimo Bocchi
Impianti elettrici: P.I. Massimo Fontanili
Legno: DUOPUU (arch. Paolo Simeone)
Paesaggio: dott. Luigi Massolo
Acustica: Italian Acoustics Institute S.r.l.
Responsabile dei lavori: ing. Silvano Dondi 
Consulente: VVFF e AUSL
Direzione Lavori: ing. Lorenzo Serri
Coordinatore sicurezza: ing. Alessandro Mori 
RUP: arch. Pierangelo Spina, UNIPR 

IMPRESE
Strutture in legno: Rubner
Impresa edile: Garc S.p.a.
Coperture: Presutto S.r.l.
Facciate vetrate: Gec.al serramenti S.r.l.
Pareti vetrate interne: Kairos Contract
Impianti meccanici: Antonellimpianti
Impianti elettrici: Pederzani Impianti S.r.l.
Domotica: STS Impianti
Arredo polo dell'infanzia: Spazio Arredo S.r.l.

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© Marco Cappelletti

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