Scuole innovative (concorso 2016), 27 scuole non si faranno

Il piano prevedeva la realizzazione di 58 strutture; solo sei sono in fase di cantiere

Cinquantuno scuole oggetto del concorso di idee bandito a maggio 2016 dal ministero dell'Istruzione, cui si erano state aggiunte ulteriori sette scuole innovative a valere sulle risorse stanziate dalla legge sulla "buona scuola", per un totale di 58 strutture che avrebbero dovuto essere realizzate sul territorio nazionale, poi diventate 56 con l'esclusione dal concorso della scuola da costruire a Bari e la mancanza di un vincitore per quella destinata al comune di Catanzaro (nessuna delle tre proposte presentate era stata ritenuta idonea dalla giuria).

Delle 56 scuole, 27 sono archiviate per sempre, 23 sono in fase di progettazione e solo sei in fase di cantiere. È questo lo sconcertante bilancio del concorso che venne indetto a maggio 2016 per la realizzazione di oltre 50 scuole innovative.

Il concorso era stato previsto dalla legge sulla Buona Scuola (legge 107 del 2015) che si era posta l'obiettivo di realizzare almeno 30 scuole all'avanguardia. Ma il numero era poi cresciuto. Le scuole potevano contare su uno stanziamento di 300 milioni di euro previsto dalla legge 107 del 2015 cui erano stati aggiunti 50 milioni dell'Inail che aveva anche  il compito di acquisire le aree oggetto degli interventi di costruzione e realizzare le scuole (il ministero avrebbe poi pagato i canoni di locazione per trent'anni).

Il bilancio si evince dal decreto del ministero dell'istruzione pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di venerdì 28 giugno.

Dall'archiviazione delle 27 scuole avanzano 133.8 milioni di euro

Dalle ventisette iniziative archiviate - si legge nel provvedimento - «perché non rispondenti alle caratteristiche del bando o perché non hanno presentato il progetto esecutivo entro il termine del 31 dicembre 2023» avanzano circa 133,8 milioni di euro.

L'entità del flop potrebbe anche allargarsi, perché «per alcuni dei ventinove interventi, sono in corso le attività propedeutiche all'autorizzazione all'investimento da parte del Consiglio di amministrazione dell'Inail e, pertanto, si potrebbe dover procedere ad ulteriori archiviazioni», viene ancora precisato nel decreto.

I 133,8 milioni saranno utilizzati per far fronte agli incrementi dei quadri economici dei progetti esecutivi verificati e validati dall'Inail (in tutto 23) per i quali gli appalti dei lavori non sono stati ancora avviati.

Problemi già dall'esito del concorso

Quel concorso, come si ricorderà, presentò subito problemi. Decretati i vincitori ci si accorse che non avendo il bando del Miur specificato quali dovessero essere i requisiti che i vincitori avrebbero dovuto possedere per affrontare l'elaborazione del definitivo e dell'esecutivo, l'affidamento della progettazione ai vincitori tramite procedura negoziata senza bando non poteva essere una strada percorribile. I comuni avevano come possibilità quella di indire una gara o un altro concorso, ovviamente di progettazione.

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