A Torino, Palazzo Micca, un importante esempio dell'Internation style, costruito negli anni Sessanta su disegno di Aldo Morbelli e Domenico Morelli, è stato ripensato dallo studio Cra - Carlo Ratti Associati in collaborazione con il gruppo immobiliare Ipi. Il progetto - fa sapere lo studio Cra - «è attualmente sottoposto al processo di approvazione del comune di Torino».
«Questo progetto affronta due sfide principali delle città odierne. In primo luogo, rivitalizza una struttura esistente attraverso un modello adattabile e sostenibile per ridurre al minimo le emissioni e l'uso del suolo. In secondo luogo, riadatta gli spazi ufficio inattivi trasformandoli in nuovi e vivaci spazi per le comunità locali», spiega Carlo Ratti, fondatore di Cra e curatore della prossima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. «Questo piano di riutilizzo adattivo - prosegue - mira a mostrare come possiamo reinventare gran parte dell'architettura degli uffici di metà secolo incorporando nuove funzionalità e approcci innovativi».
Palazzo Pietro Micca, Images by © CRA-Carlo Ratti Associati
Il progetto reimmagina l'edificio di 19 piani, un noto punto di riferimento del dopoguerra, aprendolo al pubblico tramite una nuova piazza sopraelevata a 26,5 metri, che offre viste senza precedenti sui tetti barocchi della città, sulle colline circostanti e sulle Alpi.
«Il progetto - prosegue lo studio Carlo Ratti in una nota - promuove il riutilizzo di risorse e materiali, offrendo al contempo strategie per convertire parzialmente gli uffici in abitazioni».
«È il primo grattacielo in Italia realizzato in acciaio», riferisce ancora lo studio con basi a Torino e New York, guidato dal prossimo curatore della Biennale di Architettura di Venezia. Morbelli e Morelli hanno concepito un edificio di 19 piani in cima a una base di cinque-sei piani che si estende per l'intero isolato. Situato accanto alla stazione ferroviaria di Porta Susa, l'edificio, che in passato ospitava il servizio radiotelevisivo nazionale italiano, la Rai, è attualmente vuoto.
«Cra propone un approccio di riutilizzo adattivo per rivitalizzare l'intera torre, che copre un'area totale di 27mila metri quadrati. Il progetto preserva la caratteristica facciata in acciaio, un emblema della prefabbricazione italiana degli anni '60, che verrà riprogettata. La ristrutturazione inizierà con la completa rimozione dell'amianto, garantendo la conformità con i moderni standard di sicurezza».
Palazzo Pietro Micca, Images by © CRA-Carlo Ratti Associati
Palazzo Pietro Micca, Images by © CRA-Carlo Ratti Associati
Una caratteristica fondamentale della proposta è la creazione di un piano terra permeabile, concepito come un passaggio che integra un porticato di nuova concezione, rendendo omaggio alle gallerie di Torino famose in tutto il mondo. Lo spazio pubblico si estende ai livelli superiori con una nuova piazza sopraelevata che ospiterà spazi pubblici con vista sulle colline piemontesi e sull'arco alpino.
CREDITI DEL PROGETTO
A project by CRA-Carlo Ratti Associati for IPI
Creative Lead: Italo Rota
CRA team: Carlo Ratti, Andrea Cassi (partner in charge), Chiara Leonzio, Jelena Krco, Emanuele Carlo Bussi, Zeynep Kalaycioglu, Luca Lidonnici, Francesco Rabuffetti, Niculina Guasco, Gary Di Silvio, Pasquale Millieri, Gianluca Zimbardi
Consultants
Structural engineering: Principia Ingegneria e partecipazioni s.r.l.
Façade engineering: INGEMBP S.r.l.
MEP, costs and fire prevention: ARTELIA Italia S.p.A.
Building permits: Marco Figazzolo
Mechanical engineering for Smart Window: Projema (Ivan Pavanello)
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