Già a prima vista, la nuova scuola - arretrata rispetto alla linea di confine del lotto - palesa le sue intenzioni: essere integrata nel contesto, anticipata da nuovi spazi pubblici inglobati nel complesso per suggerire incontri voluti o casuali.

Si presenta così il nuovo polo scolastico immaginato dallo studio INOUT Architettura - fondato a Ferrara da Mario Benedetto Assisi e Valentina Milani - in risposta al concorso di progettazione bandito alla fine dello scorso anno dal Comune di Villasanta (MB), che interpellava i progettisti per assicurare un'esperienza immersiva agli alunni della scuola per l'infanzia.

Qui edificio e recinzione diventano un tutt'uno, determinando una sequenza di spazi soglia tra pubblico e privato, tra interno ed esterno. Tutti e quattro i fronti inglobano un porticato, definendo ambiti coperti ed aperti a servizio della scuola, mentre quello principale, lungo la via Villa Ambrogio, è anticipato da un percorso pubblico che conduce all'ingresso.

Il perimetro si allontana, così, dall'idea di limite invalicabile, diventando esso stesso un elemento comunicativo e interattivo di scambio visivo e relazionale tra il dentro e il fuori, abitato nel suo spessore da spazi attrezzati per il gioco: tratti più trasparenti si alternano ad altri più chiusi, utilizzando reti e pannelli ludici forati per generare continuità tra istituto scolastico e città, risorsa formativa ed educativa. 

Grazie alla presenza di vegetazione rampicante, inoltre, la natura avvolge la scuola, mutando nelle diverse stagioni, carica di rossi e gialli accessi in autunno e di fiori e profumi in primavera.

Il perimetro come elemento generativo di differenti configurazioni spaziali

Alternando moduli chiusi e apribili, il perimetro asseconda diverse configurazioni, consentendo setting di utilizzo degli spazi scolastici differenti. Se durante le mattine ordinarie sono definiti ambiti di gioco protetti per i bambini, negli orari extrascolastici, alcuni pannelli prospicienti via Villa Ambrogio possono aprirsi, trasformando la corte ovest in piazza pubblica. Qui la comunità può ritrovarsi ed accedere alle attività extrascolastiche interne alla scuola, nonché raggiungere la terrazza-giardino e le aule laboratoriali prospicienti.

Il perimetro consente quindi uno scambio controllato, i luoghi scolastici si aprono alla comunità, alle associazioni, alle famiglie, ospitando iniziative culturali, laboratori, feste di quartiere e consolidando il ruolo sociale della scuola stessa.

Nella stagione estiva, in cui le attività scolastiche sono sospese, si aggiunge l'apertura di un tratto del perimetro lungo via Villa Ambrogio, rendendo entrambe le corti pubbliche ed attraversabili. 

In questo modo la scuola si trasforma in una sequenza di nuovi spazi pubblici: una piazza, un giardino, un terrazzo verde pensile, strettamente connessi agli spazi laboratoriali interni, un segmento urbano di città a disposizione della collettività 

Lo spazio scolastico come "terzo educatore"

La configurazione degli ambienti interni interpreta lo spazio come dispositivo pedagogico in grado di favorire ed accogliere le diverse forme di apprendimento parallelamente alla didattica tradizionale.

Nel complesso, infatti, l'organizzazione planimetrica appare molto semplice, caratterizzato da percorsi fluidi e dinamici: si alternano, così, spazi individuali più raccolti ed intimi, spazi di gruppo ampi per attività collettive, spazi informali che accolgono i bambini nei momenti di pausa e attività libera, o spazi di esplorazione che li coinvolgono in attività specifiche di osservazione, cura e scoperta.

Anche le aree connettive, all'occorrenza, possono diventare luoghi di didattica e formazione in connessione con le aule, ampliandole: altre sezioni, invece, presentano la possibilità di aprirsi sul giardino, ampliando le possibilità educative.

Cuore del progetto è l'agorà, massima espressione dell'idea di spazio polifunzionale: strutturata come un grande ambiente a doppio volume, accoglie i diversi accessi, ospitando, al tempo stesso, eventi collettivi e di interclasse, attività motorie e laboratoriali. A caratterizzarla è la presenza di pareti contenitive per libri e attività di biblioteca, che la trasformano in possibile grande sala di lettura e gioco.

Sull'agorà si apre anche la sala insegnanti, luminosa ed attrezzata e in connessione diretta con i bagni e spogliatoi dedicati agli educatori, determinando uno spazio confortevole per riunioni e incontri con le famiglie.

A fianco, un'aula più raccolta, sempre in relazione visiva con il grande atrio, è dedicata alle attività di gruppo e con bambini con diversa abilità. L'atrio centrale è caratterizzato da un doppio volume e ospita i sistemi di risalita che consentono di raggiungere, al piano primo, l'aula informatica/inglese e il laboratorio per attività creative, che si apre interamente sulla parte praticabile di coperto.

La struttura e gli impianti

Un sistema ibrido legno XLam-acciaio regge l'intera struttura, con sistemi prefabbricati, montati interamente a secco e composti da materiali riutilizzabili e leggeri per assicurare la massima sostenibilità ambientale.

A queste accortezze si aggiungono le soluzioni integrate a basso consumo, come i sistemi passivi di ventilazione, le ampie vetrate per garantire l'illuminazione naturale e l'impiego di vetri basso emissivi e selettivi e, infine, la copertura verde. Questa, sottoforma di green-blue roof, abbina il tetto verde ad un sistema di raccolta d'acqua piovana, riutilizzata per irrigare la vegetazione e ridurre sensibilmente la temperatura del manto di copertura.

Le coperture degli spazi porticati si configurano invece come grandi compluvi, e vengono sfruttate per la raccolta e recupero delle acque meteoriche.

Internamente, l'impianto di riscaldamento e raffrescamento è immaginato a pavimento, garantendo una più veloce risposta alla regolazione termica.

Graduatoria definitiva

archivio.concorsiawn.it

  • 1° classificato: INOUT architettura Mandatario (Ing. Marco Pizzolato Mandante · Ing. Gian Domenico Leprini Mandante · Arch. Giovanni Gibertini Mandante · Geologo Thomas Veronese Mandante · Agronomo Giovanni Morelli Mandante)
  • 2° classificato: Arch. Beatrice Garampelli Mandatario · Arch. Elizabeth Heidenreich Mandante · Arch. Nicolo' Mariani Mandante · Arch. Christian Spolti Mandante · Geologo Pietro Verga Mandante · Agronomo Luca Masotto Mandante · CREAREVALORE STP SRL Mandante
  • 3° classificato: Arch. Giulia Balconi Mandatario · Sinergo Spa Mandante · Agronomo Paolo Alleva Mandante · Arch. Giulio Delle Sedie Mandante
  • 4° classificato: Arch. Lara Zoccatelli Mandatario · Arch. Alberto Salvaterra Mandante · Ing. Massimo Festi Mandante · Ing. Paolo Bombasaro Mandante · Ing. Elena Bombasaro Mandante · Geologo Andrea Fontanari Mandante · Ing. Matteo Agostini Mandante · Agronomo Marco Stenico Mandante
  • 5° classificato: Arch. Gregorio Pecorelli Mandatario · Arch. Marta Giulia Micheletti Mandante · Archliving srl Mandante Vibes srl Mandante · Agronomo Flavio Pollano Mandante · Ing. Francesco Astorino Mandante · Geologo Alberto Co' Mandante

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