Ebbene sì: "Roma non è stata costruita in un giorno"!

Con questo claim il giovane team di Informale (Andrea Paoletti · Gianluca Rizzotti · Riccardo Roldi · Nicola Russo) del Politecnico di Milano e Superfioi (Gioele Davide Gelmetti · Enrico Mognato · Enrico Pasqualin Andretta · Giovanni Pravato) dello IUAV di Venezia si è aggiudicato il concorso Reinventing Cities - Distretto Marconi: spazi pubblici a Prati dei Papa indetto da C40 per trasformare il quartiere fluviale Marconi, un'area di circa 72 ettari caratterizzata da un terreno prevalentemente pianeggiante che degrada verso sud fino alla riva del fiume Tevere.

L'obiettivo? Recuperare il suo ruolo di porta di accesso al centro storico della città e ripristinare le relazioni tra l'area e la comunità locale.

"Abbiamo creato un gruppo più grande, riconoscendo il valore di incorporare pensieri, visioni e conoscenze diverse. In questi mesi, abbiamo avuto l'opportunità di lavorare su vari argomenti - spiegano i ragazzi - Ciò che abbiamo guadagnato da questa competizione va oltre qualsiasi potenziale vittoria. L'aspetto più gratificante è stato il processo stesso: lavorare insieme, incontrarsi, discutere e imparare gli uni dagli altri. Pensare a nuove proposte, concordare e dissentire sono tutti parte di un successo che risiede nell'atto fondamentale di lavorare insieme".

Il progetto condiviso nasce infatti dall'accurata analisi delle criticità dell'area, a partire dal tracciato ferroviario alle sponde del Tevere: bassa qualità degli spazi pubblici e comunitari, con la rete ciclabile e pedonale insufficiente e mal integrata gli elementi più evidenti.

La proposta vincitrice risponde con un metodo di intervento graduale, partecipativa, a zero consumo di suolo e basato su tre temporalità distinte: una prima fase di preparazione, una seconda di sensibilizzazione, una terza di perennizzazione.

"Il team - si legge nella nota della giuria - ha dimostrato di saper governare i molteplici aspetti multiscalari e multidisciplinari del progetto, prefigurando fasi e categorie di interventi coerenti con il contesto e gli obiettivi di Roma Capitale, in termini di inclusione sociale, qualità degli spazi pubblici e di sostenibilità ambientale".

I membri della Giuria: arch. Matteo Gatto, esperto in progettazione urbana; dott. Guido Folchi, esperto individuato da C40 Manager, Inclusive Climate Action (ICA) Forum & Academies; arch. Michele Conteduca, ricercatore presso Dipartimento di Architettura e Progetto - Sapienza Università di Roma, esperto in progettazione ambientale; arch. Annarita Carotenuto del Dipartimento di Programmazione ed Attuazione Urbanistica, U.O Rigenerazione e progetti speciali, Roma Capitale; arch. Rita Romano del Dipartimento di Programmazione ed Attuazione Urbanistica, U.O Rigenerazione e progetti speciali- Roma Capitale.

Le 3 temporalità: Roma 2025 - 2050

"Abbiamo sviluppato una strategia progettuale focalizzata sulla temporalità e la sostenibilità - spiegano i giovani progettisti - che mira a trasformare gli spazi pubblici del quartiere Marconi in un contesto dinamico e flessibile, rispondendo alle esigenze di una città in continua evoluzione".

Il quartiere immaginato è uno spazio inclusivo, accessibile e permeabile, arricchito da una rete di luoghi di aggregazione, un potenziale inespresso a causa del traffico automobilistico.

Ne deriva una visione che incrementa la presenza di aree verdi nel quartiere, noto per la densità di costruito, creando connessioni con luoghi ed edifici di vitale importanza per la comunità: scuole, edifici culturali, spazi commerciali. Una strategia che integra soluzioni per aumentare la resilienza climatica del quartiere, promuovendo l'uso di soluzioni basate sulla natura per migliorare la gestione dell'acqua piovana, ridurre l'effetto isola di calore urbana e promuovere una maggiore biodiversità.

Non una trasformazione dall'oggi al domani, dunque, bensì un processo lento ed educante, che interroga la cittadinanza, la coinvolge e la prepara ai forti cambiamenti in maniera graduale, partendo dall'arredo dello spazio urbano e fino al recupero dei manufatti storici.

La prima fase, immediata, prevede piccoli interventi puntuali propedeutici alla seconda fase di sensibilizzazione, culminante nel 2035, con interventi alla scala del quartiere, che comprendono la risistemazione di piazze, viali e parchi, determinando nuovi poli e forum nel brano di città, con pratiche green e interventi reversibili, in modo da poter restare al passo con l'evolversi del quartiere.

La terza e ultima fase, definita perennizzazione e la cui conclusione è prevista per il 2050, agisce attraverso visioni strategiche a lungo termine, che includono una politica articolata di recupero dei manufatti abbandonati e la riqualificazione di aree ed edifici in decadenza.

Il risultato auspicato mostra il quartiere Marconi come un esempio virtuoso per la città di Roma, diventato dinamico, ricco di spazi civici e pubblici e aree dedicate alla crescita globale del cittadino, dagli eventi culturali all'introduzione di servizi orientati al suo bisogno.

Le menzioni speciali

  • Special mention | Mosaico Marconi
    Team: Enrico Losardo · Giulia Farace · Ludovica D'angelo · Chiara Mastellari · Gaia Garofali · Laura Casaldi & William Marco Aiello | Sapienza, Università di Roma
  • Special mention | 9A + 1P
    Team: Alice Galbiati · Alessandra Soscia · Kalai Arasan · Chiara De Angelis · Patrick Kennedy · Alice Arlechino · Anis Lotfi · Alessandra Medaglia · Adriana Magli & Alessandro Maisano | Politecnico di Milano, RUFA Roma & IUAV Venezia
    Advisors: Federico De Angelis (Urban Planner, Politecnico di Milano) & Mosè Colombi Manzi (Urban Planner, Politecnico di Milano)

Maggiori informazioni sul sito → c40reinventingcities.org

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