Vervio (So), il centro del borgo rinasce con il progetto di Larchs nato da concorso

di Mariagrazia Barletta

In Alta Valtellina (a pochi chilometri da Tirano), il Comune di Vervio, con poco più di 200 abitanti, si affida alla procedura del concorso di progettazione, con l'importante aiuto dell'Ordine degli Architetti di Sondrio, e realizza il progetto così come era stato concepito dai vincitori scelti da una qualificata giuria, presieduta da Paola Viganò. Una storia, che dovrebbe far parte dell'ordinario (magari!), diventa notizia.

Il progetto - che dilata lo spazio pubblico del centro storico generando un sistema di piazze a diverse quote - è dello studio Colombo/Molteni Larchs architettura.

L'atelier fondato da Emanuele Colombo e Paolo Molteni ha inoltre lavorato su un edificio polifunzionale realizzato poco prima del lancio del concorso per provare a mitigarne l'impatto visivo. L'intervento, che ha previsto la creazione di un innesto sulla superficie per incastonarvi dei campi da gioco, è stata l'occasione per liberare lo spazio pubblico, per dilatarlo e graduare i salti di quota attraverso il disegno di due nuovi ambiti urbani, dove superfici minerali si alternano a aree a verde.

Fotografie di © Laura Zamboni

«Il bando di concorso chiedeva di limitare l'impatto visivo dell'edificio polifunzionale e di metterlo in relazione con la piazza della chiesa di Sant'Ilario, giacché per un problema di quote altimetriche e per la presenza di un campo da calcio e di uno da basket realizzati su un terrapieno, le due strutture non erano in diretta connessione», spiega Paolo Molteni.

«Istintivamente - prosegue - abbiamo cercato di sfruttare la copertura dell'edificio polifunzionale, scardinando la logica originaria che prevedeva di occuparla tutta con un parcheggio. Solo in parte l'abbiamo destinata a parcheggio, ma l'operazione principale è stata quella di inserirvi i campi da calcio e basket sulla copertura». Un tentativo per provare a riequilibrare il volume esistente con un innesto in metallo che genera un volume in aggetto rispetto al perimetro dell'edificio. Il gioco d'ombre che ne deriva è pensato per modificare e smorzare la percezione dell'edificio.

Fotografie di © Laura Zamboni

Lo spostamento dei campi da gioco consente di liberare lo spazio adiacente alla chiesa «per creare due piazzette, una alla quota più bassa che è quella che collega l'edificio polifunzionale alla chiesa ed una ad una quota più alta in modo da avere una continuità di spazi pubblici», riferisce ancora Molteni.

Fotografie di © Laura Zamboni

La necessità di raccordo tra le quote impone il taglio di un vecchio muro per inserire una scala. Questa è realizzata in cemento e protetta da elementi metallici che richiamano l'innesto sul polifunzionale. Il metallo ritorna anche a ricoprire la parte interna della nuova fontana che rimanda ai tipici abbeveratoi.

Fotografie di © Laura Zamboni

«I nuovi ambiti pubblici che si prestano molto per eventi all'aperto sono subito entrati nella vita quotidiana degli abitanti», riferisce ancora l'architetto. Per la pavimentazione la scelta è ricaduta sul calcestruzzo architettonico con ghiaino di fiume (locale) lavato a vista, mentre alcuni inserti perimetrali sono in acciottolato.

Fotografie di © Laura Zamboni

Il progetto, come detto, nasce da un concorso di progettazione vinto nel 2020 dallo studio di Cantù (Como). Nello stesso anni Larchs si era aggiudicato altre tre competizioni: la riqualificazione del centro di Coredo (Tn), la riconfigurazione della piazza del municipio a Valdobbiadene (Tv) e la ristrutturazione del rifugio Guido Corsi sullo Jof Fuart (con Baserga e Mozzetti).

Anche la nuova piazza a Valdobbiadene è stata realizzata (ne abbiamo scritto a ottobre 2022), nel frattempo il progetto ha vinto il premio Maestri Comacini e ha ottenuto una menzione al premio internazionale Barbara Cappochin.

«Il concorso di Coredo - racconta Molteni - ha subìto un rallentamento, ma non è fermo. La nuova amministrazione ci ha chiesto un approfondimento per valutare l'ipotesi di creare un parcheggio interrato. Abbiamo aggiornato lo studio di fattibilità lo scorso anno e in questi giorni stiamo dialogando con il Comune per predisporre il progetto del parcheggio interrato. È cambiato un po' il focus rispetto al concorso però l'intenzione è fare del parcheggio, adiacente all'area di progetto, il volano per recuperare nel tempo i fondi e realizzare anche la riqualificazione prevista dal concorso».

Esperienza negativa per il rifugio Corsi. «Dopo il concorso è stato apposto un vincolo monumentale, è iniziato il dialogo con la soprintendenza che ha portato a soluzioni condivise. Con la pandemia, inoltre, i fondi sono stati spostati dalla regione sulla sanità», racconta Molteni. Ora i fondi ci sarebbero, ma il Cai ha deciso di proseguire attraverso un affidamento di incarico, a cui sono stati invitati anche i vincitori del concorso. Lo studio Larchs ha ritenuto di non partecipare.

CREDITI DEL PROGETTO

Ridefinizione aree pubbliche di Vervio (esito di concorso di progettazione in 2 fasi), Vervio (SO)
Data di completamento dei lavori: 18 dicembre 2023

Progettista dell'opera: Colombi/Molteni Larchs Architettura (Emanuele Colombo e Paolo Molteni, architetti)
con: Giovane professionista: Alessandro Gaffuri (architetto)

Responsabile della sicurezza: Maurizia Molteni (architetto)
Ingegnere strutturista: Michele Colombo (colombo engeenering)
Consulente impianti elettrici: Mario Sala Tesciat

Impresa esecutrice: F.lli Trentini srl (Corteno Golgi, Bs)
Crediti fotografici: Laura Zamboni Photography

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