Premio Architettura Verona, i progetti vincitori

Tre primi premi e tre menzioni assegnati dalla giuria composta da Sandy Attia, Alberto Ferlenga e Enrico Molteni

Casa Larun a Tregnago di Zarcola architetti (Edoardo Giancola e Federico Zarattini), la residenza Savonarola a Verona di Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi e il recupero e la valorizzazione del giardino storico di villa Maffei-Sigurtà a Valeggio sul Mincio di Clab Architettura si aggiudicano la settima edizione del Premio Architetti Verona, che dà riconoscimento ai progetti realizzati nella provincia nel triennio che precede il lancio che abbiano saputo far emergere in maniera innovativa e personale le qualità del contesto urbano e territoriale.

Tre i progetti menzionati: la locanda Case Vecie a Grezzana di MASAAI Studio, il centro civico, Villafranca di Verona di Antonio Ravalli e Giorgio NicolòVilla Tarika a Punta San Vigilio nel comune di Garda di Bricolo Falsarella Associati (Filippo Bricolo e Francesca Falsarella)

Quaranta le opere candidate al premio bandito dall'Ordine degli Architetti di Verona, selezionati da una qualificata giuria, composta da Sandy Attia, cofondatrice dello studio MoDusArchitects, da Alberto Ferlenga, docente all'Università IUAV di Venezia e da Enrico Molteni, titolare di EMArchitecture e professore all'Università degli Studi di Genova. Il premio viene conferito congiuntamente anche ai committenti e alle imprese di costruzioni. Obiettivo è infatti la promozione della cultura architettonica nel territorio provinciale ma anche il riconoscimento del valore di tutta una filiera attraverso commesse e lavoro di realizzazione.

«La capacità di lavorare nella realtà è la caratteristica che accomuna i tre progetti premiati anche per le dimensioni limitate degli interventi, dalla scala dell'abitazione minima a quella dei pochi e controllati segni nel paesaggio: con l'intensità e l'energia delle giovani generazioni, assieme a una naturale ambizione che non sfocia nel radicalismo ma si risolve bensì in gesti semplici, pieni di sensibilità e giudiziosi, da cui originano opere fresche e contemporanee», dichiara la giuria.

Fino al 18 ottobre, la mostra dei progetti partecipanti è allestita davanti alla sede dell'Ordine, presso i Magazzini generali in via Santa Teresa 2.

Premio Architettura Verona, i vincitori edizione 2024

Casa Larun, Tregnago 

Il progetto di Zarcola architetti (Edoardo Giancola e Federico Zarattini) recupera un piccolo edificio residenziale collocato all'interno di una corte privata e condivisa nel centro storico di Tregnago. I suoi due affacci, a nord e a sud, diventano gli elementi generatori di una struttura lignea interna modulare, antisismica e collaborante con le pareti perimetrali che fungono da controvento, costituita da esili listelli (3x3 cm di sezione). All'interno sono distribuiti 70 mq su due livelli: ingresso e servizi verso la facciata nord, realizzata con pietre di Prun, soggiorno e camera verso quella sud, più aperta e vetrata. Tra i due livelli, una scala di connessione che conferisce maggiore stabilità. 

Fotografie di © Alessandro Saletta

Apprezzate dalla giuria «le caratteristiche dell'intervento di recupero di un ex fienile che, nella condizione eccezionale della casa per sé e dell'autocostruzione, diventa palestra progettuale di un processo sartoriale sull'esistente mosso da una rigorosa coerenza nella scelta del materiale e da un attento studio del dettaglio costruttivo».

Recupero e la valorizzazione del giardino storico di Villa Maffei-Sigurtà a Valeggio sul Mincio 

Il progetto di Clab Architettura interviene nei tre ettari del compendio della seicentesca villa e punta a risvegliare l'antica grandiosità di un ampio "orto" caratterizzato da piante secolari, anfiteatri di cipressi, specchi d'acqua e sculture di bosso. Lavora sul paesaggio ripristinando il bosco di bossi, piantumando alberature in sostituzione degli alberi secolari persi nel tempo e rafforzando l'impianto romantico del giardino, e sugli elementi architettonici introducendo una casetta nel parco, una peschiera e un nuovo belvedere in dialogo con il verde circostante.

Fotografie di © Marcello Mariana

La giuria ha premiato «la sensibilità progettuale» che si esprime «attraverso piccoli segni puntuali che danno la misura del luogo nel delicato contesto di un giardino romantico, e che si affiancano a un completo recupero del verde storico».

Residenza Savonarola, Verona 

Il progetto di Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi ha previsto il recupero di una casa unifamiliare in via Savonarola, destinata nei primi anni del Novecento ai dipendenti delle ferrovie. Il vincolo di mantenimento della sagoma e dei caratteri originari diventa opportunità. Il progetto restaura l'esterno e trasforma radicalmente l'interno con un nuovo innesto costituito da un telaio in carpenteria metallica, sottili solai in lamiera grecata e un corpo scala in calcestruzzo armato. All'interno, 160 mq in tre livelli con spazio living, cucina e un patio esterno al piano terra e la zona notte con servizi ai piani superiori.

Fotografie di © Federico Villa

Apprezzata dalla giuria «la capacità di determinare con pochi elementi una buona qualità e una buona evoluzione tipologica dello spazio abitativo, che riesce a porsi come esempio di riqualificazione in un contesto marginale della città attraverso un uso attento e inventivo dei materiali».

I progetti menzionati

Villa Tarika, Punta San Vigilio nel comune di Garda (2022)

La villa, progettata dallo studio Bricolo Falsarella Associati, si affaccia direttamente sulle rive del Lago, in un paesaggio di acqua, montagne, rocce e declivi, un luogo che nasce per rallentare, filtro tra la velocità della vita e la quiete del lago. I 995 mq di superficie complessiva del lotto racchiudono un piccolo edificio rivestito in roccia locale sbozzata che, tra il suo interno e l'esterno, lavora per creare studiate viste sul panorama: Rocca di Garda, il Monte Luppia e i folti alberati presenti nell'intorno.

Fotografie di © atelier xyz

Apprezzata dalla giuria «la grande capacità professionale con cui il progetto fa propria, con gli strumenti della composizione, la condizione privilegiata di un contesto di eccellenza, cogliendo le tracce del luogo per accompagnare lo sguardo sul paesaggio del Lago in maniera equilibrata e attenta».

Centro Civico, Villafranca di Verona (2022)

Un flessibile atrio con pareti mobili, un ufficio, due aule per la didattica e gli incontri che possono diventare una all'occorrenza, una biblioteca e un blocco servizi, ma anche una piccola sala convegni da 120 mq ricavabile unendo l'atrio e un'aula sono il programma funzionale del nuovo centro comunitario destinato alle famiglie del Comune, progettato da Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò. La superficie interna di 330 mq è sovrastata dalla grande piastra in legno lamellare che, con i suoi 550 mq, unisce i volumi sottostanti e si relaziona con il contesto. 

Fotografie di © Marco Totè

Premiata «la chiara leggibilità dell'impianto e della logica costruttiva, grazie alla grande copertura lignea sostenuta dai setti in calcestruzzo, che ha restituito, nel controllo del budget di un'opera pubblica, un edificio di chiara riconoscibilità del suo ruolo assieme a una certa piacevolezza e allegria».

Locanda Case Vecie, Grezzana (2023)

Un ecosistema agricolo di 70 ettari con boschi, vigneti d'altitudine e casolari sta sviluppando un progetto di ospitalità diffusa che, in progressiva realizzazione secondo un piano decennale, prevede glamping, riuso dei ruderi sul territorio, percorsi tematici e aree camper. Punto di partenza del progetto di MASAAI Studio è il recupero della locanda, un piccolo edificio rurale i cui 760 mq sono trasformati in un agriturismo che offre ospitalità, ristoro, punto di riferimento e supporto per il cicloturismo e degustazione del vino in loco prodotto. Trovano spazio nell'edificio: la cantina, l'osteria con sala degustazione, due appartamenti. Una sala polifunzionale a doppia altezza è ricavata nell'ex fruttaia.

Fotografie di © Francesca Iovene  

A colpire la giuria è «il rispetto nei confronti di un edificio rurale e delle sue caratteristiche tipologiche, grazie a misurati gesti progettuali frutto di un sano realismo e di un equilibrato rigore, capaci di riattivare anche dal punto di vista sociale il luogo senza nessuna forzatura estetica». 

Crediti dei progetti

Casa Larun, Tregnago (2024)
Progetto: Zarcola architetti (Edoardo Giancola e Federico Zarattini)
Committente: privato
Collaboratori e consulenti: Opera mista srl, servizi d'ingegneria
Imprese: Marchi immobiliare srl, Falegnameria Aresi srl, Falegnameria Zenari srl, Fattori Raffaele (carpenteria metallica, alcune lavorazioni in autocostruzione)

RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEL GIARDINO STORICO VILLA MAFFEI-SIGURTÀ, Valeggio sul Mincio (2024)
Progetto: CLAB Architettura
Committente: Josè Antonio Pedro Ruiz-Berdejo dei Sigurtà di Valeggio
Collaboratori e consulenti: Anna Valbusa, Ilaria Signorini, Ing. Paolo De Beni, Dott. For. Stefano Dionisi, Garden Designer Gaia Chaillet Giusti, Soprintendenza beni architettonici (funzionario architetto Marco Cofani)
Imprese: Ediltre SNC, FPM - Impianti, Lugo Vivai, Simes Illuminazione, MetalRiv, Marini Porfidi, Piantitalia, Tisato Restauri

RESIDENZA SAVONAROLA, Verona (2023)
Progetto: Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi
Committente: privato
Imprese: Edilmorselli di Morselli Massimo, Cunego termoidraulica, Enecom Tech srl

LOCANDA CASE VECIE, Grezzana (2023)
Progetto: MASAAI Studio
Committente: Azienda Agricola Brigaldara
Impresa: Begalli Cav. Dario
Collaboratori e consulenti: Studio Breoni (sicurezza, progettazione e direzione lavori strutturale), BRN Engineering (progettazione impiantistica)

CENTRO CIVICO, Villafranca DI Verona (2022)
Progetto: Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò
Collaboratori e consulenti: Arch. Simone Pelliconi, Arch. Valentina Zago, Ing. Roberto Daducci (strutture), Ing. Andrea Fornari (impianti)
Committente: Comune di Villafranca di Verona
Imprese: Edilconfort, B.O.N.O. Costruzioni, Falegnameria Cereghini

VILLA TARIKA, Punta San Vigilio nel Comune di Garda (2022) 
Progetto: Bricolo Falsarella Associati (Filippo Bricolo e Francesca Falsarella)
Committente: privato
Collaboratori e consulenti: Francesca Falsarella, Davide Burro, Valeria Righetti, Roberto Daducci (strutture), Michele Leso (geologia)
Imprese: A.M. S.A.S di Angelo Maltempi e C. (opere edili), Tecnica Verde - San Benedetto Group (giardini e paesaggio), Dalle Pezze Luciano S.r.L. (pavimentazioni e ripiani in pietra), Formenti Group S.r.L. (serramenti)

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