"Una proposta di riqualificazione che lega qualità e benessere ambientale", è così che il progetto dello studio napoletano LAB.I.R.INT. architettura - fondato da Adele Spiezie e Dario Raguzzino - in raggruppamento con CDM Engeneering, l'architetto Ernesto Ortega de Luna e l'architetta Ilaria Castaldo, ha conquistato l'attenzione della giuria aggiudicandosi il concorso bandito lo scorso febbraio dal Comune di Bagnolo Piemonte, con la collaborazione della Fondazione per l'architettura / Torino, per valorizzare la lunga tradizione della lavorazione della pietra.
La pietra locale di Luserna è infatti la protagonista assoluta dell'intervento, utilizzata sia per la maggior parte di superfici pavimentate che per gli elementi di arredo urbano, in accordo con le opere d'arte realizzate da artisti che saranno successivamente individuati dall'amministrazione.
Luoghi accoglienti, ben disegnati e funzionalmente coerenti disegneranno così il nuovo Boulevard della Pietra, ripensato come un elemento attrattore e catalizzatore per un pubblico rinnovato.
Nella sua organizzazione, infatti, il progetto darà vita a una serie di percorsi culturali, che doneranno una immagine rinnovata al centro del comune piemontese, generando un nuovo interesse sia nella comunità degli abitanti che agli occhi dei visitatori di passaggio.
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"Omogeneizzare" e "ammagliare": la piazza come simbolo di socialità
Alla domanda "come intervenire su una "macro-zona" divisa in tre diverse "micro-zone" (piazza - strada - piazzale) riuscendo a dare un carattere di unitarietà all'intervento", il progetto risponde attraverso la definizione delle gerarchie dei percorsi e dei punti di sosta, integrando il verde e una serie di elementi riconoscibili in ognuna delle aree.
I percorsi divengono, così, un sistema organico che contribuisce a rendere omogeneo l'intervento, dove i punti di sosta diventano occasioni di scoperta e relax, caratterizzati dall'inserimento di alberature che, oltre a generare zone d'ombra, fungono da schermature al traffico veicolare.
Al tempo stesso, il progetto si "ammaglia" al centro cittadino, trasformando la piazza centrale nel fulcro per il rinnovamento di tutta l'area circostante. Da qui, infatti, sono tracciate le direttrici dominanti di Corso Vittorio Emanuele, via Giacomo Matteotti e via Confraternita, che daranno un nuovo assetto a piazza San Pietro.
Le scelte progettuali hanno optato per geometrie semplici, integrate con il contesto per dare immediati riferimenti a chi vive gli spazi. A queste linee guida, sono affiancati elementi funzionali, come le grandi fioriere in acciaio corten che che definiscono alcuni punti focali dell'intervento o i giochi d'acqua, pensati per rendere gli spazi più attrattivi e migliorare, al tempo stesso, il microclima dell'area.
Già punto strategico di aggregazione, con il campanile e la chiesa emblemi del paese, piazza San Pietro rafforza così la sua identità, amplificando la vocazione di socialità attraverso un layout polifunzionale adatto ad ospitare diverse funzioni culturali e commerciali, dalle manifestazioni per le festività del paese alle attività commerciali, come il mercato.
Al centro della piazza, infatti, è prevista una grande piastra centrale, pensata per ospitare una serie di sedute in pietra, protetto da alberature per garantire l'ombreggiamento.
La gerarchia dei percorsi tra cromie della pavimentazione, arredo urbano ed elementi tecnologici
La pavimentazione è l'elemento distintivo del progetto, sia da un punto di vista estetico che nella gerarchizzazione dei percorsi. La pietra di Luserna infatti, tipica della zona, consente il gioco di cromie, utile per identificare già a prima vista gli assi principali del progetto, pur mantenendo un'immagine unitaria.
Le direttrici si distinguono per l'uso di pietre di colore più chiaro, che saranno utilizzate anche per alcuni elementi di arredo, le piazze saranno lastricate prevalentemente con pietre di colore più scuro, mentre il percorso di collegamento fra le due piazze sarà trattato con un'alternanza delle due cromie.
Anche l'arredo urbano presenterà due variabili, quello realizzato su progetto e quello di tipo industriale, con forme semplici e squadrate, dotate nella parte bassa di un sistema di illuminazione lineare a LED che integrerà il resto dell'illuminazione prevista, generando zone raccolte, a basso impatto luminoso e con una immagine discreta ed essenziale.
Conclude l'intervento l'integrazione di elementi tecnologici posizionati per garantire una migliore fruizione degli spazi, sia dal punto di vista funzionale che della qualità ambientale. Tra questi le pavimentazioni tattili per favorire un'utenza ampliata, e l'utilizzo della tecnologia QR code per far conoscere la storia di Bagnolo Piemonte
Graduatoria definitiva
→ bagnolopiemonte.tuttogare.it
- 1° classificato: LAB.I.R.INT. Architettura con arch. Ernesto Ortega De Luna Società Cidiemme Engineering s.r.l. arch. Ilaria Castaldo
- 2° classificato: Fabulism
- 3° classificato: 2MIX Architetti con LTG s.r.l. arch. Federica Carrero
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