Progettata negli anni Cinquanta da Achille e Pier Giacomo Castiglioni e Luigi Fratino, la Torre della Permanente, esempio pregevole del Modernismo milanese, cambia il suo profilo dopo il progetto appena inaugurato dello studio Park Associati guidato da Filippo Pagliani e Michele Rossi.
Il Palazzo, che ospita il del museo della Permanente, era nato dalla ricostruzione della sede della società per le belle arti ed esposizione realizzata da Luca Beltrami e danneggiata dai bombardamenti del 1943. Il progetto dei fratelli Castiglioni è costituito da un edificio sviluppato in orizzontale su cui si eleva una torre rientrante rispetto alla superstite facciata di Beltrami.
Fotografia © Nicola Colella
Fotografia © Nicola Colella
Una storia importante quella con cui si confronta lo studio Park Associati. «Un'accurata analisi storica e filologica ha guidato il progetto di riqualificazione, risanamento conservativo e ampliamento della torre», dichiara lo studio milanese, «un intervento che parte dall'ascolto del contesto, fortemente connotato da architetture coeve, e dal rispetto per l'identità e il valore architettonico dell'edificio originale».
«Abbiamo cercato di mantenere ed esaltare la pulizia formale delle linee dell'edificio, andandone a sottolineare il rigore compositivo. L'intervento è una rinnovata sfida al confronto con le architetture più importanti del Novecento milanese e italiano, perché continuino ad essere protagoniste del tessuto urbano contemporaneo, con la consapevolezza che l'edificio più sostenibile è quello che già esiste», afferma Filippo Pagliani, socio fondatore di Park Associati.
Fotografia © Nicola Colella
Fotografia © Francesca Iovene
Fotografia © Francesca Iovene
L'intervento ha previsto l'efficientamento del Palazzo, che conserva la sua destinazione d'uso e una sopraelevazione. «La rimozione delle superfetazioni e l'adeguamento alle attuali necessità impiantistiche e alle richieste prestazionali dell'involucro, prevede, ove possibile, di ridurre al minimo l'impatto degli interventi e di creare degli elementi ad hoc che vadano a integrarsi col progetto originale», fa sapere lo studio in una nota.
Fotografia © Francesca Iovene
Fotografia © Nicola Colella
Fotografia © Nicola Colella
Il fronte vetrato della soprelevazione «richiama la tradizione milanese delle torri del dopoguerra, generando un volume che si pone a coronamento dell'edificio. Le linee di costruzione del prospetto originale vengono riprese ma declinate in chiave contemporanea, con un diverso approccio materico. L'edificio esistente vede l'impiego del cemento martellinato e di un rivestimento in klinker, mentre la nuova volumetria prevede l'utilizzo dell'alluminio anodizzato e di un rivestimento in laterizio a corsi rientranti e sporgenti, a creare un nuovo ritmo nella facciata. Il riposizionamento dell'aggetto del tetto nella parte superiore del nuovo volume sottolinea la coesione tra le due parti».
Fotografia © Francesca Iovene
Fotografia © Francesca Iovene
Fotografia © Francesca Iovene
«L'intervento sulla facciata - proseguono i progettisti - esalta la pulizia formale delle linee verticali, rettilinee e parallele, sottolineandone il rigore compositivo. I serramenti vengono arretrati conferendo, grazie alle linee d'ombra più marcate, una maggiore dinamicità alla facciata. L'imbotte esterno, rivestito in lamiera bronzata, riprende la finitura e i toni cromatici del sopralzo. Sulla parte superiore del serramento, infine, è alloggiato un sistema di illuminazione composto da un diffusore Led opalino che, nelle ore notturne, enfatizza la scansione ritmata del prospetto principale. Sul fronte interno della torre, il blocco delle risalite e i ballatoi sono rivestiti in lamiera stirata microforata color bronzo, richiamando le cromie e le finiture del sopralzo e delle imbotti delle finestre».
Fotografia © Francesca Iovene
Fotografia © Francesca Iovene
«La riqualificazione della hall, anch'essa di grande pregio architettonico, sottolinea i dettagli originali grazie alla rimozione delle superfetazioni successive al progetto degli anni Cinquanta. La decorazione a mosaico del pavimento viene così riportata alla luce, così come le gole che contengono una fonte luminosa direzionata verso lo stesso. Il nuovo sbarco ascensori viene contestualizzato con finiture e rivestimenti in linea con la preesistenza».
CREDITI DEL PROGETTO
Indirizzo via Turati 32, Milano
Cliente ARTISA GROUP
Progetto Park Associati
Tipologia Edificio per Uffici
Riqualificazione ed estensione Progetto: 2021 -2023
Realizzazione: 2022- 2024
Area GBA 6450 mq Slp 3365 mq
Procedura Certificazioni energetiche Leed Gold v4
Prestazioni professionali Park Associati
Progetto architettonico, interior design, spazi comuni, direzione artistica
Design team
Founding Partners: Filippo Pagliani, Michele Rossi
Project Director: Giacomo Geroldi
Project Leader: Alberto Ficele, Andrea Manfredini
Architetti: Giulia Tamburini, Alice Cuteri, Valeria di Tizio, Sara Cacciati, Antonio Cinquegrana, Valeria Donini, Elena Ghetti, Iva Kliman, Emanuele Moro
Visualizers: Antonio Cavallo, Mara Nunziante, Xhensila Ogreni, Stefano Venegoni
General Contractor Ricci Spa
Coordinamento, Esecutivi Planimetro
Coordinamento urbanistico Archimi - Arch. Marco Cerri
Direzione lavori SCE Project
Strutture Studio Struttura - Ing. Daniele Mietto
Impianti, Sostenibilità, Acustica, Illuminotecnica, Certificazioni Energetiche Deerns
Prevenzione Incendi GaE Engineering
Progetto illuminotecnico Invisible Lab
Progetto Facciate Deerns Cost
Control Alessandro Rebughini
pubblicato il: