Dl Ambiente all'ok finale: accelerazioni per Via-Vas, progetti di difesa del suolo e siti orfani

di Mariagrazia Barletta

Godono di una corsia preferenziale per l'accesso alle risorse degli stralci annuali del Piano di mitigazione del rischio idrogeologico gli interventi finanziati dal fondo per la progettazione.

Stabilite le priorità che le Commissioni Via-Vas e Pnrr-Pniec devono seguire nell'istruire i procedimenti di Via e Vas, nelle more della definizione di un regolamento ad hoc. Sull'argomento, viene inserita anche una misura per risolvere i contrasti tra amministrazioni sui progetti sottoposti a Via statale: il Consiglio dei ministri può decidere con propria deliberazione che sostituisce a tutti gli effetti il provvedimento di Via.

E poi nuove disposizioni per consentire il raggiungimento, entro le scadenze previste, degli obiettivi del Pnrr per la bonifica e la riqualificazione dei siti orfani, ossia quei siti per i quali non sono stati individuati i responsabili della contaminazione e non vi sono soggetti che provvedono alle operazioni di bonifica, di conseguenza ad occuparsene è la pubblica amministrazione.

Sono alcune delle misure del decreto Tutela ambientale che sta per ricevere il via libera definitivo.

È prevista per oggi (martedì 10 dicembre) la discussione sulla questione di fiducia alla Camera e poi le votazioni finali per l'ok finale e la conversione in legge del provvedimento.

Progetti prioritari di Via-Vas statali

Per accelerare sugli obiettivi di decarbonizzazione, di diffusione delle rinnovabili e di sicurezza energetica, previsti dal Pnrr e dal Pniec, si vanno a modificare le disposizioni del Tu Ambiente (Dlgs 152 del 2006) affinché le Commissioni Via-Vas e Pnrr e Pniec nella trattazione dei procedimenti diano la precedenza a determinati progetti.

Si tratta, nell'ordine, dei progetti che rientrano in programmi dichiarati di preminente interesse strategico nazionale, di investimenti di oltre 25 milioni a favore del sistema produttivo nazionale che abbiano ricadute importanti sull'occupazione, progetti che hanno bisogno di essere messi sulla rampa di lancio per l'avvicinarsi di scadenze imminenti e i progetti di impianti già autorizzati il cui nulla osta scade entro 12 mesi dalla presentazione dell'istanza.

Si demanda a un decreto interministeriale la decisione sulle categorie progettuali che nelle procedure di Via devono essere trattate prioritariamente. Tale priorità non potrà superare i tre quinti del totale delle procedure. Finché non sarà emanato tale decreto, dovranno ritenersi prioritari, ai fini della Via-Vas di competenza statale, i progetti di impianti per la produzione di idrogeno verde, la modifica e il potenziamento di impianti alimentati da fonti eoliche o solari, i progetti di fotovoltaico e agrivoltaico on-shore, di potenza pari ad almeno 50 MW e progetti eolici on-shore di oltre 70 MW di potenza.

Con una modifica apportata al Senato sono stati aggiunti anche i progetti di nuovi impianti di accumulo idroelettrico mediante pompaggio puro che prevedono, anche attraverso il ripristino delle condizioni di normale esercizio degli invasi esistenti, l'incremento dei volumi di acqua immagazzinabili; nonché le opere e gli impianti di stoccaggio geologico, cattura e trasporto di CO2.

Via-Vas, silenzio-assenso sulla richiesta di sospensione dei termini

Ad essere modificato è anche l'articolo 24 sulla Via, che introduce un'ipotesi di silenzio assenso per i casi di mancato riscontro, da parte della Commissione Via-Vas o della commissione tecnica Pniec, alle richieste di sospensione del termine entro cui presentare la documentazione integrativa a valle della fase di consultazione del pubblico,

Trascorsi sette giorni dalla data di presentazione della richiesta di sospensione dei termini per la produzione della documentazione integrativa, e in mancanza di un esplicito rigetto da parte della Commissione Via-Vas o della Commissione tecnica Pnrr-Pniec, la richiesta di sospensione si intende accolta.

Via statale, intervento del Governo per superare il contrasto tra amministrazioni

Per i progetti sottoposti a Via statale, in caso di contrasto tra amministrazioni a vario titolo competenti, il Consiglio dei ministri può decidere con propria deliberazione che sostituisce a tutti gli effetti il provvedimento di Via.

Impianti Fer, per la Via serve anche la dichiarazione di disponibilità della superficie

Per i progetti di produzione energetica da fonte fotovoltaica, solare termodinamica, a biomassa, a biogas, nonché di produzione di biometano, il proponente del provvedimento di Via (art. 25 del Tu Ambiente) deve allegare una dichiarazione attestante la legittima disponibilità, a qualunque titolo, della superficie su cui si realizza l'impianto.

Rischio idrogeologico, priorità di finanziamento agli interventi del fondo progettazione

Viene introdotto un meccanismo che dovrebbe consentire l'accesso ai finanziamenti del Piano di mitigazione del rischio idrogeologico a progetti che sono in stato avanzato di progettazione e quindi velocemente cantierabili. In particolare, i progetti beneficianti del Fondo per la progettazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico (con dotazione di 100 milioni di euro) che abbiano raggiunto almeno il livello di definizione del Pfte, hanno una corsia preferenziale per beneficiare della copertura finanziaria nell'ambito degli stralci annuali del Piano di mitigazione, purché venga rinnovata la valutazione favorevole già espressa dall'Autorità di bacino distrettuale ai soli fini dell'ammissione al Fondo progettazione. «Il processo virtuoso così prefigurato - si legge nella relazione tecnica - consentirebbe di ammettere a finanziamento integrale interventi già appaltabili o prossimi alle condizioni di "appaltabilità"; da qui l'effetto acceleratorio nell'iter attuativo degli interventi stessi».

Interventi di difesa del suolo censiti tramite Rendis

Tutti gli interventi per la difesa del suolo devono essere censiti attraverso il Repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo - Rendis, ossia la piattaforma nata dall'attività di monitoraggio che l'Ispra svolge per conto del ministero dell'Ambiente sull'attuazione dei piani e programmi di interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico finanziati dallo stesso ministero.

L'obiettivo è la formazione di un quadro unitario, sempre aggiornato, delle opere e delle risorse impegnate nella difesa del suolo, condiviso dalle amministrazioni in modo da migliorarne il coordinamento e allo stesso tempo favorire l'accesso dei cittadini alle informazioni.

Accelerazione sui siti orfani

Vengono inserite disposizioni per consentire il raggiungimento, entro le scadenze previste, degli obiettivi Pnrr di bonifica e riqualificazione dei siti orfani, ossia quei siti per i quali non sono stati individuati i responsabili della contaminazione e non vi sono soggetti che provvedono alle operazioni di bonifica, di conseguenza ad occuparsene è la pubblica amministrazione. La bonifica dei suoli dei siti orfani è un obiettivo del Pnrr, per il  quale sono stanziati 500 milioni di euro.

La prima operazione del piano è la mappatura che ha portato nel 2022 all'elaborazione dell'elenco dei siti orfani da riqualificare sul territorio delle regioni e delle provincie autonome, cui ha fatto seguito l'emanazione del piano d'azione per la bonifica del ministero dell'Ambiente. I piano è funzionale all'obiettivo, da centrare entro il primo trimestre del 2026, di riqualificare almeno il 70% della superficie del suolo dei siti orfani. Le misure approvate intervengono per ridurre i tempi per il rilascio delle autorizzazioni per la bonifica di tali siti.

Recupero di rifiuti per le grandi opere di Genova

Vengono introdotte diverse misure per incentivare le operazioni di recupero dei rifiuti e di riutilizzo dei materiali di prossimità provenienti dalla realizzazione degli interventi relativi al tunnel sub-portuale e alla diga foranea di Genova, anche prevedendo che il Commissario straordinario adotti tempestivamente un piano di gestione che riduca il conferimento in discarica e promuova politiche di sostenibilità.

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