Villa Patrizi, storico complesso romano del quartiere Nomentano, costruito su progetto dell'architetto Sebastiano Ciprianiin stile rococò, e oggi una delle sedi di Ferrovie dello Stato, vivrà un nuovo capitolo di storia grazie al nuovo disegno di Scandurra Studio e la collaborazione tra pubblico e privato.
Scelto proprio dal Gruppo ferroviario come miglior concept per la riqualificazione, il progetto di Scandurra Studio si inserisce, infatti, nella quarta edizione dell'ampio laboratorio sperimentale dell'Advanced Executive Program in Strategic Finance Real Estate, organizzato da Investire SGR (Gruppo Banca Finnat), primario operatore italiano nella gestione di fondi di investimento immobiliare.
"Progetti come la rigenerazione di Villa Patrizi ci consentono di riflettere sul ruolo fondamentale dell'architettura nella costruzione di una nuova memoria collettiva - ha affermato Alessandro Scandurra, fondatore dello studio. - Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo immergerci nel passato e riscoprire quei momenti di meraviglia che l'architettura urbana ha, intenzionalmente o involontariamente, intrecciato nella storia. La nostra visione per il futuro di Villa Patrizi inizia con la vitalità del presente, dando la priorità al rapporto con lo spazio e riaccendendo un dialogo tra architettura e città. Riconosciamo che riunire le cose è molto più impegnativo che separarle".
© Scandurra Studio
Nuove connessioni per una nuova visione di città
Nella sua nuova visione, il progetto di Scandurra Studio, rispettando in toto le linee del passato, si concentra principalmente sul sistema di connessioni, valorizzando le quattro corti e favorendo il loro attraversamento pedonale.
Alla base dell'intervento, l'idea di dare spazio a differenti funzioni attraverso una sequenza di aree che acquistano nuovo significato, restando al tempo stesso, autonome e interconnesse: nei circa 100.000 metri quadrati troveranno casa hotel e studentati, con ulteriori spazi dedicati al retail e ad eventi aperti alla città.
Il livello seminterrato si configura come un nuovo piano terra, caratterizzato dalla presenza di spazi di rappresentanza connessi ad aree di pertinenza polifunzionali e flessibili e al sistema di corti e giardini.
Il primo piano è dedicato agli spazi comuni, aperti su un sistema di giardini pensili, mentre il secondo piano - ripensato come piano nobile, ospita lobby e ambienti di rappresentanza.
A completare il progetto, l'aggiunta di un nuovo volume, che crea un ampio accesso nel basamento rivolto verso Porta Pia, aprendo il fronte nascosto dell'edificio verso una nuova galleria commerciale, volta ad amplificare il carattere e la relazione del complesso con il tessuto urbano.
© Scandurra Studio
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