È stato approvato alla Camera l'emendamento che ferma dal 2025 gli incentivi fiscali per l'acquisto di caldaie alimentate da combustibili fossili, ossia le caldaie a condensazione attualmente incentivate. Possono continuare ad accedere ai bonus i sistemi ibridi, composti da caldaia a condensazione e pompa di calore.
Uno stop che era prevedibile, emendamenti che lo proponevano erano stati presentati da partiti di maggioranza ed opposizione (FdI, FI e M5S), andando incontro agli indirizzi della direttive Epbd per evitare l'apertura di una procedura di infrazione.
In effetti, la direttiva cosiddetta "case green" prevede che siano eliminati gradualmente i combustibili fossili nel riscaldamento e nel raffrescamento e, in particolare, che si arrivi gradualmente alla sostituzione delle caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Come primo passo, la direttiva prevede che a partire dal 2025 non vi siano incentivi finanziari per l'installazione di caldaie uniche alimentate a combustibili fossili. Esattamente come previsto dall'emendamento approvato.
La direttiva apre, invece, agli incentivi finanziari per l'installazione di impianti di riscaldamento ibridi con una quota considerevole di energie rinnovabili, come la combinazione di una caldaia con un impianto solare termico o con una pompa di calore. La direttiva prevede anche l'eliminazione completa delle caldaie a combustibile fossile entro il 2040.
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