Collocata ai margini del territorio urbanizzato, sulla collina del quartiere Porto-Saragozza soggetta a vincolo paesaggistico, la nuova scuola di tiarstudio e abp architetti - frutto di concorso - sostituisce il vecchio complesso, evitando così nuovo consumo di suolo.
Ben riconoscibile, l'edificio si inserisce all'interno del declivio naturale generando un volume compatto a forma di U sviluppato su due livelli e connesso direttamente agli spazi verdi circostanti.
Sfruttando la pendenza del terreno, infatti, il progetto permette alla natura di entrare, rendendola visibile da ogni piano per stimolare l'apprendimento e orientare le nuove generazioni al rispetto per l'ambiente, per una crescita sana e consapevole.
Gli interni, così come gli esterni, sono pensati in funzione degli aspetti didattici, da utilizzare anche al di fuori dell'orario scolastico. L'edificio è infatti concepito come un civic center, studiato sia nella composizione architettonica e nell'organizzazione degli spazi e dei percorsi, che negli aspetti dell'accessibilità, diventando parte integrante della vita della collettività con l'obiettivo di rafforzare il legame tra scuola e territorio.
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Un'agorà che connette gli spazi e favorisce la condivisione
Organizzato su due livelli principali, il complesso ospita le aule della scuola primaria e secondaria al piano superiore, mentre il livello inferiore è interamente dedicato agli spazi per l'educazione fisica, dotati di ingresso separato.
«Gli spazi dedicati all'insegnamento - spiegano i progettisti - si basano sul principio che ogni luogo può essere vissuto in modi diversi in momenti diversi e, per questo, è stato progettato alternando aule definite ed altre adattabili».
Il cuore del progetto è l'agorà, uno spazio centrale a doppia altezza con carattere multifunzionale , caratterizzata da un'ampia gradonata e da una vetrata aperta verso le colline, utilizzabile - all'occorrenza - anche come auditorium per accogliere attività informali o spettacoli.
Non meno importante, poi, è lo spazio della palestra, affacciato verso il giardino esterno e sormontato da un ballatoio per consentire ai ragazzi della secondaria di affacciarsi.
La facciata, nella sua semplicità formale, conferma la volontà di integrarsi nel paesaggio, mostrando al livello del basamento prospetti intonacati di bianco e un rivestimento con doghe in legno di larice al piano superiore. Questa suddivisione materica rispecchia il sistema strutturale, con telaio in calcestruzzo armato a livello delle fondazioni e la tecnologia X-Lam per il piano delle aule.
«L'edificio - raccontano ancora i progettisti - sfrutta sistemi passivi di controllo climatico, come un'ottimale esposizione solare e un isolamento termico avanzato, riducendo al minimo la necessità di riscaldamento e raffrescamento artificiale. Inoltre, l'utilizzo di pannelli fotovoltaici permette la produzione di energia rinnovabile, contribuendo all'autosufficienza energetica del polo scolastico. Il progetto include sistemi per il recupero e il riutilizzo dell'acqua piovana, destinata all'irrigazione delle aree verdi».
Le fotografie di Simone Florena
foto: ©Simone Florena
Crediti del progetto
Luogo: Bologna, via Felice Battaglia
Committente: Comune di Bologna
Incarico: Concorso di progettazione
Design Team: tiarstudio + ABP architetti
Team: Federico Florena, Vincenzo Mancuso, Giovanni Ruggieri, Teresa Ulivi, Alessia Polesello, Martina Ancillotti, Andrea Borghi, Alberto Becherini, Piera Bongiorni, Arianna Sulis
Consulenti: Timber Design (strutture) Studio Associato MGA (impianti elettrici e meccanici)
Date: Concorso: 2019 | Progettazione: 2020-2021 | Cantiere: 2022-2024
Area di progetto: 13.500 mq
Superficie interna lorda: 5.600 mq
Impresa esecutrice: ITI Impresa Generale Spa, Modena
Fornitori: Cisanova (Strutture e rivestimenti in legno) Schüco - F.lli Ramaccioni (serramenti) Velux (Lucernari) Novalux (corpi illuminanti) Casalgrande Padana (Pavimentazioni in gres) Knauf (Controsoffitti)
Fotografie: ©Simone Florena
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