Opera House a Copenhagen

L'elemento distintivo della nuova Opera House, realizzata a Copenhagen su progetto di Henning Larsen, è la grande copertura metallica a sbalzo che unifica i due elementi principali della struttura: l'auditorium  (sviluppato su cinque livelli) con il foyer e l'edificio che ospita il backstage. L'ampia tettoia costituisce un forte segno architettonico proteso verso la baia, nell'ottica di una ricerca di equilibrio tra costruito e natura, tecnologia e tradizione, pieni e vuoti che caratterizza l'intero edificio e il suo rivestimento.

Iniziati nel novembre 2001, i lavori di costruzione dell'opera House si sono conclusi nell'ottobre 2004 con il completamento del complesso di 41000 mq che, in seguito allo scavo di due canali laterali larghi 17 metri, sorge su una specie di isola. La facciata, che deve il suo ritmo all'interazione tra il volume arrotondato dell'auditorium e l' "ala" sorretta dalla trave a sbalzo lunga 32 metri, si relaziona con l'ampia piazza, pavimentata con granito cinese, destinata all'arrivo degli spettatori e collocata come un filtro tra l'accesso al foyer e la banchina poco distante.

L'Opera non è destinata a rimanere un'emergenza territoriale isolata: situata sull'asse proveniente dalla Frederikskirken e da Amalienborg, sarà sede di molteplici attività e insieme ad altre strutture culturali contribuirà allo sviluppo dello spazio urbano. Nelle immediate vicinanze, a nord e a sud, sorgeranno inoltre nuovi complessi residenziali.

La Città di Copenhagen nel 2000 incaricò tre società di architettura di sviluppare studi preliminari e formulare proposte per lo sviluppo dell'area a ridosso della Baia di Copenhagen. La Henning Larsens Tegnestue, cui fu assegnata la parte interna della Baia, avanzò l'ipotesi di un processo di sviluppo attuato mediante la costruzione di edifici a destinazione mista, residenziale e commerciale, e di strutture culturali in grado di costituire un polo attrattivo, sia per i cittadini di Copenhagen sia per i visitatori provenienti dall'estero.

Nella visione proposta, l'acqua e gli spazi aperti pubblici avevano la funzione di amalgamare i percorsi e gli edifici preesistenti con quelli nuovi, dando vita a un unico quartiere, raccolto intorno a tre ampi volumi da collocare a  Dokøen, Christiansholm e Kvæsthusbroen per costituire un centro culturale. La Fondazione A.P. Møller e Chastine Mc-Kinney Møller intervenne finanziando quella che sarebbe divenuta l'attuale Opera House.

Rispetto al blocco frontale, alleggerito dalla facciata vetrata che di notte illuminerà il tratto di canale e l'area circostante, la parte retrostante, destinata alle attività di backstage, risulta più bassa e massiccia - ma per questo anche più coerente con l'edilizia residenziale con cui si relaziona - e ospita le strutture didattiche, gli spogliatoi, i laboratori dei costumisti, gli uffici amministrativi e le sale prova per cantanti, orchestra e balletto. Dal livello di ingresso si giunge alle balcolnate superiori e all'area destinata a ricevimenti tramite due ampie scalinate; dalle balcolnate, alle cui estremità sono posti anche i servizi e gli ascensori, si dipartono una serie di passerelle sospese per raggiungere l'auditorium, il cui involucro rivestito da pannelli di legno d'acero, quercia e sfoglia d'oro a 24 carati è ispirato al guscio delle conchiglie.

Oltre all'auditorium, che può contenere dai 1400 ai 1700 spettatori, fa parte del complesso anche il Takkelloftet, il teatro sperimentale da 200 posti costituito da uno spazio "scatolare" totalmente flessibile.

Sito ufficiale dell'opera House di Copenhagen

Video e foto

Sito dello studio di Henning Larsen

 


 

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