La commissione guidata da Jean Berthier, incaricata dal Ministero dei Trasporti francese di individuare le cause del crollo che nel maggio scorso coinvolse il Terminal 2E dell'aeroporto Roissy Charles de Gaulle, renderà ufficialmente note all'inizio della prossima settimana le conclusioni cui è giunta dopo circa nove mesi di indagini.
Nel frattempo, le anticipazioni pubblicate il 7 febbraio dal quotidiano Le Parisien - e riprese da altre testate, come Libération e Le Nouvel Observateur - hanno innescato numerose polemiche e una serie di dichiarazioni (o di silenzi) da parte dei soggetti coinvolti a vario titolo nella faccenda.
Secondo le indiscrezioni riportate da Le Parisien, i periti della commissione Berthier avrebbero individuato i principali fattori scatenanti del cedimento strutturale che causò la morte di quattro persone e il ferimento di tre. La prima causa a cui andrebbe ricondotto il crollo è legata all'insufficiente armatura della volta di calcestruzzo; la sua debolezza avrebbe impedito alla volta di resistere alla pressione dei puntelli posti a sostegno dei tiranti in acciaio che irrigidivano la struttura tubolare del terminal: di conseguenza, alcuni di questi cilindri metallici sarebbero penetrati nella volta, perforandola.
La fragilità della struttura sarebbe stata accentuata anche dalla forma curva del terminal, che sulla facciata interna era quindi sottoposto a sollecitazioni meccaniche diverse da quelle agenti sulla facciata esterna. Avrebbero contribuito a diminuire la resistenza anche le numerose aperture laterali, utilizzate come passaggi per accedere alla sala d'imbarco, ai treni e all'area comprendente i negozi: le vibrazioni prodotte ogni giorno dal passaggio di migliaia di passeggeri avrebbero ulteriormente logorato la struttura della volta.
Insieme alle cause per così dire "indotte", sussisterebbero errori iniziali nel calcolo dei carichi trasmessi dall'arco metallico di sostegno alla volta di calcestruzzo. A questo proposito si è avviata una polemica a distanza tra l'architetto Paul Andreu, che ha esplicitamente ascritto alla impresa costruttrice GTM (filiale della Vinci) la responsabilità degli errori strutturali, ricevendo come risposta un no comment motivato dal fatto che "Vinci non possiede il rapporto Berthier e non intende reagire a delle voci" - come riporta Libération.
In realtà, lo stesso Andreu, essendo contemporaneamente il progettista del terminal ma anche il supervisore dei lavori di architettura e ingegneria per conto di ADP (Aeroporti di Parigi), avrebbe avuto un ruolo nella realizzazione dei calcoli, sviluppati dall'ufficio da lui diretto e poi passati ai costruttori della GTM. Il Veritas, l'organismo preposto al controllo, che ha avallato i piani di esecuzione del terminal, a sua volta non ha rilasciato dichiarazioni in merito.
Parallelamente all'inchiesta amministrativa disposta dal Ministero dei Trasporti, che in base alle anticipazioni dovrebbe confermare le osservazioni dell'indagine preliminare svolta nelle prime settimane dopo l'incidente, procede anche il lavoro del magistrato incaricato di appurare le responsabilità sul versante penale: il rapporto dei periti giudiziari dovrebbe essere consegnato entro i prossimi tre mesi.
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www.professionearchitetto.it/news/notizia.asp?id=2845
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