Saranno impiegate le più efficaci e "delicate" indagini non distruttive, per individuare le cause del dissesto manifestatosi sotto forma di lesioni nel rivestimento di facciata e nella pavimentazione che circonda il Museo Guggenheim. Lo studio Wank Adams Slavin - secondo quanto riporta il New York Times - ha ricevuto l'incarico di procedere all'analisi e al successivo restauro conservativo dell'edificio di F.L.Wright, potendo contare su un budget di circa 30 milioni di dollari, accumulato con il contributo dell'amministrazione del Museo e con fondi messi a disposizione dalla Città di New York.
Attualmente è in corso il montaggio delle impalcature e la prima fase dell'intervento, ovvero la rimozione dei dodici strati di vernice che ricoprono l'edificio, inizierà a breve: una volta messa a nudo la struttura, presumibilmente nella primavera del 2006, si procederà ad accertare il meccanismo responsabile delle crepe e dello spostamento di alcune parti del lucernaio, fuoriuscite dal calcestruzzo.
Sempre il NYT rivela che per il Guggenheim è stato ideato un sistema di rilevamento delle contrazioni e delle espansioni della struttura, attraverso una rete di fili sensibili, in grado di tracciare i movimenti e trasmetterne le coordinate al computer. La registrazione dei dati relativi alle crepe, insieme alla lettura con il laser delle superfici interne ed esterne del museo, costituirà una base su cui costruire modelli e restituzioni grafiche, da confrontare con i disegni originali di Wright.
Conclusa la fase di indagine e decise le strategie da attuare per salvaguardare l'edificio, gli architetti dovranno sottoporre il progetto di restauro alla Commissione che sovrintende la tutela dei monumenti di New York (la Landmarks Preservation Commission) e, in caso di approvazione, procedere con i lavori - da completarsi entro il 2007.
Per tutta la durata si tratterà comunque di un "cantiere aperto", nel senso che il Guggenheim rimarrà accessibile e il pubblico continuerà a visitare le opere esposte al suo interno. Inoltre, ai lavori di restauro si accompagnerà l'ammodernamento degli impianti di climatizzazione e, se le risorse economiche si riveleranno sufficienti, il restyling di spazi quali la caffetteria.
La salvaguardia dei materiali orignali e la cautela nell'approccio agli elementi strutturali potenzialmente compromessi emergono come linee guida del futuro progetto: il Guggenheim rappresenta un'icona non solo newyorchese dell'architettura e, in quanto tale, viene considerato dagli stessi responsabili del museo "uno dei più importanti oggetti della collezione".
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