La giuria del concorso di idee per un teatro da costruire nella città di Estepona (Spagna) ha selezionato la proposta di David Chipperfield, sviluppata con i catalani Aurrekoetxea & Bazkideak, ritenendo che interpretasse meglio degli altri quattro progetti finalisti lo spirito della competizione, orientata a premiare innanzitutto l'originalità, l'armonia con le preesistenze e la qualità tecnica. L'architetto inglese, come riferisce worldarchitecturenews.com, ha ideato un complesso articolato in quattro volumi, raccordati da un ampio foyer e corrispondenti ad altrettanti spazi funzionali: due auditotium (da 400 e 200 posti), un'area riservata e un bar.
L'edificio dovrebbe essere rialzato rispetto alle costruzioni circostanti grazie a uno spesso basamento alto 2 metri, e reso diafano da un involucro di setti trasparenti posti a copertura di varie terrazze panoramiche - lo sottolinea la versione online di Architectural record. Il progetto prevede l'eliminazione di una strada, per integrare il complesso con un parco adiacente, destinato a diventare parte del percorso, anche visivo, dalla città al lungomare.
Il gruppo di Chipperfield e gli autori dei progetti comunque arrivati alla fase finale del concorso riceveranno un premio in denaro (40.000 euro al vincitore e 20.000 a ognuno dei finalisti) e parteciperanno a una mostra con i plastici delle rispettive opere.
Concorso di idee per la costruzione di un teatro a Estepona (Malaga)
Risultati (da http://www.andalucia24horas.com)
Vincitore: David Chipperfield Architects Ltd. (Londra); I. Aurrekoetxea & Bazkideak S.L. (Bilbao).
1° finalista: Begoña Fernández-Shaw Zulueta e Luis Rojo de Castro (Madrid).
2° finalista: Juan Jacobo Copetta Chamberlland, Francis Pfenniger B, Daniel Barra Carvajal e Nicolás Pfenniger Cienfuegos (Benahavis, Malaga).
3° finalista: Firouz Galdo, Beatrice Chiappini, Laura de Iudicibus, Filippo Felli e Giovanni Canio Vignola (Roma).
4° finalista: Fabrizio Barozzi e Alberto Fernendez Veiga (Barcellona).
Menzione speciale della giuria: Pablo Perlada Recacha (Madrid).
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