Lo studio di David Chipperfield progetterà la riorganizzazione del Museum of Anthropology and Archaeology, interno all'Università della Pennsylvania. Lo riporta l'agenzia noticias.info, sottolineando che l'intervento - probabilmente una sintesi tra espansione e ammodernamento - sarà gestito in collaborazione con Atkin Olshin Lawson-Bell (studio di architettura con sede a Philadelfia), Olin Partnership (paesaggisti) e Keast & Hood (strutturisti).
I responsabili del Museo, fondato nel 1887 e fortemente attivo nel campo della ricerca, hanno deciso di rinnovare l'allestimento e la gestione delle collezioni per garantirne una fruizione migliorata. Del resto, l'esigenza di aprire alla tecnologia l'edificio storico si era già manifestata con l'attuazione del progetto FARE (Future Air Conditioning, Renovation and Expansion), in base al quale lo scorso maggio è stata portata a termine l'aggiunta di quasi 1900 mq di spazi espositivi, predisposti al successivo impianto di sistemi di condizionamento.
Ancora prima, nel 2002, era stata inaugurata una nuova ala (progettata dagli stessi Olshin Lawson-Bell citati in precedenza), costata 17 milioni di dollari ed espressamente dedicata, come segnala il sito ufficiale della University of Pennsylvania, alla conservazione e allo studio dei reperti.
Il progetto di Chipperfield dovrà fornire le linee guida di una trasformazione orientata alla complessità (mostre, didattica, ricerca), completamente aperta e modellata sulle esigenze dei visitatori contemporanei.
University of Pennsylvania (sito ufficiale)
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