La proposta di Foster and Partners ha vinto il concorso per il recupero dell'isola artificiale, realizzata nel Settecento a San Pietroburgo come sede di depositi di legname: lo riferisce, tra gli altri, il Guardian (guardian.co.uk), mettendo l'accento sull'impatto dell'intervento, che interesserà un'area piuttosto ampia a ridosso del centro storico.
La trasformazione implicherà un confronto molto stretto tra vecchio e nuovo, sia nella riconversione in spazi per la cultura dei lotti occupati in passato da attività di compravendita e di artigianato, sia nella "ricucitura" del tessuto urbano, soprattuto attraverso i due ponti che collegheranno la Novaja Gollandija con il settore in cui ricade tra l'altro il Museo dell'Ermitage.
Le immagini in anteprima sul sito ufficiale dello studio di Foster (fosterandpartners.com) presentano una distribuzione dei vari corpi di fabbrica che rimarca la forma triangolare dell'isola - strutturata in modo da essere completamente autoportante - ma sposta lungo il perimetro la cortina continua (uffici) per lasciare spazio all'arena scoperta centrale, circondata da negozi e ristoranti.
La connotazione di luogo dedicato alla fruizione dell'arte sarà conferita alla "New Holland Island" dai teatri previsti (tra cui un teatro dell'Opera, finanziato dal Kremlino, e una Rotonda da 400 posti per spettacoli tradizionali), dalle gallerie d'arte - in parte ricavate da strutture antiche - e da un'accademia di danza.
Il complesso ideato da Sir Norman Foster - che ha indicato il 2010 come probabile data di conclusione dei lavori - impiegherà anche sistemi per il risparmio energetico, in grado di assicurare la ventilazione, l'isolamento termico e la climatizzazione. Il costo, sostenuto per la maggior parte da investitori privati, dovrebbe aggirarsi intorno ai 320 milioni di dollari.
Immagini di progetto (dal sito di Foster and Partners)
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