Risale al 4 luglio 2004 la cerimonia con cui i rappresentanti della politica avevano celebrato l'inizio di una nuova fase per Ground Zero: come ricorda il Philadelphia Inquirer (aberdeennews.com), la pesante pietra d'angolo, depositata sul sito che prima dell'11 settembre ospitava le Torri Gemelle, nei quasi ventidue mesi trascorsi ha assunto il valore di emblema della situazione di stallo nei lavori di ricostruzione del WTC.
A causa dei contrasti fra i vari attori della vicenda, dal primo progettista Libeskind, al costruttore Silverstein, fino al Dipartimento di Polizia, entrato in gioco per richiedere l'applicazione di più severi standard di sicurezza, la realizzazione della Freedom Tower, fulcro simbolico e non solo della rinascita dell'area rasa al suolo dall'attacco terroristico del 2001, si è arenata, determinando un rallentamento generale delle iniziative collegate.
Anche per il Memoriale del World Trade Center i tempi calcolati inizialmente non sono stati rispettati, soprattutto in seguito alle forti perplessità dei familiari delle vittime riguardo alle caratteristiche del progetto selezionato.
La situazione si è sbloccata il 27 aprile, quando sono entrate in azione le squadre di operai per procedere allo sbancamento dell'area da edificare: ha quindi riacquistato valore la previsione di una Freedom Tower inaugurata entro il 2011. Il fattore scatenante del nuovo corso è l'accordo stipulato tra l'Autorità Portuale di New York e New Jersey, e il costruttore Larry Silverstein, che secondo gli amministratori dell'Autorità non sarebbe stato finanziariamente in grado di sostenere le spese dei lavori oltre il 2009.
A questo proposito, il New York Times informa che Silverstein ha ceduto il controllo della futura torre, ovvero i diritti di sfruttamento del sito, mantenendo comunque la possibilità di edificare tre torri di uffici nell'area in cui ricadono i lotti di maggiore valore commerciale.
Immagini dell'inzio dei lavori per la Freedom Tower
Per approfondimenti:
pubblicato il: