Sarà Jacques Ferrier - come riferisce pavillon-france.fr - l'architetto del padiglione francese per l'Esposizione universale di Shangai: la sua proposta, sviluppata in collaborazione con lo scenografo Ruedi Baur e i paesaggisti dello studio TER (lefigaro.fr), ha prevalso sulle soluzioni immaginate da Peripheriques, Matthieu Poitevin e Ricciotti.
La decisione, presa dalla Cofres (Compagnie française pour l'exposition de Shanghai), la società che cura le iniziative connesse alla partecipazione della Francia all'Expo, avvia un processo che dovrebbe portare all'inizio dei lavori di costruzione entro quest'anno e al completamento del padiglione per il 1 maggio 2010.
In base a una precisa volontà progettuale, ognuno degli elementi che sorgerà sui 6000 mq destinati all'opera contribuirà a innescare nei visitatori un'esperienza legata ai "sette sensi, i cinque che conosciamo, ma anche quello del movimento e dell'equilibrio" (lefigaro.fr). Inoltre, la metafora di caratteristiche della cultura e dell'economia francese riconducibili a sensazioni - come la cucina o la profumeria - sarà sempre estesa per sottolineare il progresso della Francia in campo scientifico ed ecologico.
L'edificio quadrangolare, che resterà in piedi anche dopo la conclusione della fiera, sarà avvolto in una specie di "rete", ovvero in un involucro traforato realizzato con un particolare calcestruzzo molto leggero. L'idea di staticità associata alla struttura risulterà bilanciata dalla mobilità della distesa d'acqua su cui verrà "adagiato" il padiglione. All'interno, un giardino pensile verticale contribuirà a "mostrare la natura nella città" (france24.com).
Il costo previsto di 50 milioni di euro sarà co-finanziato dallo Stato e da imprenditori privati.
Pavillon France - progetto di Jacques Ferrier per Shangai 2010:
filmato e immagini (da pavillon-france.fr)
Altri progetti finalisti (da pavillon-france.fr):
Le Pavillon elementaire, Matthieu Poitevin
Le Pavillon des diversites, studio Peripherique
Le Pavillon de la France, Rudy Ricciotti
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