La Giunta comunale ha approvato la delibera per la riadozione del nuovo piano di classificazione acustica, che suddivide il territorio comunale in 6 diverse classi ciascuna con limiti diurni e notturni diversi definiti dalla legge.
Il nuovo piano è frutto di un ampio lavoro da parte dei tecnici del Settore Ambiente del Comune di Milano e di Amat, ma anche della condivisione con la città.
Infatti da parte dei residenti, delle associazioni, dei comitati e dei consigli di zona sono pervenute oltre 60 segnalazioni.
Un contributo prezioso e insostituibile che ha permesso di far aderire la nuova classificazione alla realtà attuale di Milano.
Più zone protette, meno aree di criticità:
“Quella di Milano – spiega il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato – è una realtà sempre più residenziale. Le zone di classe 5 e 6, ovvero quelle prevalentemente ed esclusivamente industriali e con limiti di emissione più elevati, si sono ridotte da 273 a 171. Mentre le classi 1 e 2, quelle maggiormente protette e prevalentemente residenziali, ovvero con limiti ridotti, sono aumentate da 276 a 360. Il nuovo piano mostra anche una riduzione delle aree di criticità (aree a bassa emissione confinanti con aree ad alta emissione), passate da 353 a 277″.
Movida, liberalizzazione del commercio:
“Continua l’impegno della Giunta su questo tema – aggiunge il vice Sindaco – dopo l’approvazione lo scorso novembre delle linee guida per le aperture dei locali nella zona della movida, con attenzione anche all’insonorizzazione. Un impegno che ha dovuto far fronte alle problematiche poste dalla liberalizzazione del commercio in seguito al decreto Bersani. E anche al problema dei massicci assembramenti all’esterno dei locali, soprattutto nel periodo estivo: comportamenti che, va precisato, non sono sanzionabili per legge in relazione al presunto aumento di rumore”.
Impegno della Polizia Locale:
“Anche la Polizia Locale – conclude De Corato – si è impegnata dando seguito alle numerose segnalazioni arrivate soprattutto dai cittadini per il disturbo causato dai locali notturni. Nel 2010 a fronte di circa 3.300 richieste di intervento, di cui quasi un terzo, ovvero poco meno di un migliaio, per musica ad alto volume e schiamazzi, ci sono stati 2.700 interventi dei vigili o di altri enti”.
Fonte: www.comune.milano.it
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