La Commissione europea ha presentato un ampio pacchetto di strumenti in campo energetico inteso a dare nuovo impulso alla sicurezza energetica dell’Europa, garantendo anche la solidarietà e l’efficienza energetica.
Il pacchetto di misure comprende una nuova strategia per la solidarietà in campo energetico tra gli Stati membri e una nuova politica sulle reti energetiche, un nuovo piano d’azione dell’UE in materia di sicurezza e solidarietà energetica che individua cinque ambiti in cui si rende necessario un intervento, un pacchetto di misure volte a migliorare l’efficienza energetica volta a far risparmiare energia in alcuni settori chiave, ad esempio negli edifici e dando maggiore importanza alla certificazione delle prestazioni energetiche.
Presentando il secondo pacchetto sul riesame strategico della politica energetica, il Presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ha ricordato che nell’ultimo anno il prezzo dell’energia è aumentato mediamente del 15% nell’Unione europea.
Il 54% dell’energia utilizzata in Europa viene importato, con un costo di 700 euro per ogni cittadino dell’UE. “Dobbiamo affrontare con urgenza questa situazione, con misure che migliorino l’efficienza energetica e riducano la nostra dipendenza dalle importazioni. Dobbiamo investire e diversificare. Le proposte adottate oggi ribadiscono in modo inequivocabile che la Commissione intende garantire un approvvigionamento energetico sicuro e sostenibile, che dovrebbe consentire all’UE di raggiungere gli obiettivi cruciali del 20-20-20 che ha fissato per combattere i cambiamenti climatici”.
Il commissario all’energia, Andris Piebalgs, ha sottolineato le opportunità che verranno a crearsi in termini di nuovi investimenti, risparmi sui costi e occupazione.
“L’UE si è presentata unita come non mai nell’affrontare problemi quali i cambiamenti climatici, l’aumento del prezzo dell’energia e la sicurezza energetica. Ma dobbiamo fare ancora di più, puntare più in alto ed essere sempre più coraggiosi se in futuro vorremo evitare il rischio di interruzioni dell’approvvigionamento. Per questo serviranno investimenti: investire in energia, anche in efficienza energetica, significa dare alla nostra economia quella spinta di cui ha bisogno in tempi d’incertezza come questi”.
La commissaria europea responsabile delle relazioni esterne e della politica europea di vicinato, Benita Ferrero-Waldner, si è così espressa:
“Una maggiore attenzione per l’aspetto energetico nel contesto delle relazioni internazionali dell’UE è un elemento determinante per la sicurezza energetica dell’Unione. Lo sviluppo di partenariati forti e affidabili in materia di energia con i paesi fornitori, i paesi di transito e altri importanti paesi consumatori è cruciale e per questo le nuove disposizioni proposte oggi sull’interdipendenza energetica sono un importante passo avanti in tal senso. Il riesame presentato oggi propone anche di rafforzare la capacità dell’UE di mobilitarsi a favore della realizzazione delle infrastrutture essenziali per distribuire le forniture provenienti dai paesi terzi.”.
La nuova strategia in campo energetico
La Commissione propone una nuova strategia per la solidarietà in campo energetico tra gli Stati membri e una nuova politica sulle reti energetiche volta a incentivare gli investimenti in reti più efficienti e che distribuiscano energia a basse emissioni di carbonio.
Il secondo riesame strategico ha individuato una prima priorità, cioè la necessità di adottare e di mettere in atto in tempo brevi misure che permettano di realizzare gli obiettivi di politica energetica fissati dal Consiglio europeo: riuscire a ridurre le emissioni di gas serra del 20%, raggiungere una percentuale del 20% di energie rinnovabili rispetto al consumo complessivo di energia e ridurre la domanda di energia del 20% entro il 2020.
La Commissione ha presentato questo pacchetto sui cambiamenti climatici nel gennaio 2008 e nelle prossime settimane il Consiglio e il Parlamento saranno chiamati ad adottarlo.
Garantire un’energia più pulita, maggiormente diversificata e più efficiente sarà un fattore positivo per l’approvvigionamento energetico e per l’economia dell’Europa.
Le nuove disposizioni serviranno infine a creare un contesto più stabile, coerente e trasparente per i nuovi investimenti in campo energetico.
La seconda priorità del pacchetto riguarda la necessità di far fronte alla crescente precarietà dell’approvvigionamento energetico in Europa.
Anche dopo aver raggiunto gli obiettivi sulle energie rinnovabili, l’Europa probabilmente dipenderà dalle importazioni ancor più di oggi.
L’UE deve dunque perfezionare le politiche in vigore per realizzare l’obiettivo di efficienza energetica e rafforzare la propria capacità di rispondere all’unisono in caso di crisi.
Il nuovo piano d’azione
La Commissione presenta un nuovo piano d’azione dell’UE in materia di sicurezza e solidarietà energetica (MEMO/08/703) che definisce cinque ambiti in cui sono necessari ulteriori interventi per garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile.
Più precisamente occorre sostenere in maniera più efficace i progetti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie; sfruttare al meglio le risorse energetiche interne dell’UE, sia rinnovabili ( MEMO/08/702) che fossili; dare maggiore spazio alla solidarietà, compresi i meccanismi di crisi di cui dispone l’UE, le scorte petrolifere e vari meccanismi di intervento in caso di eventuali interruzioni nella fornitura del gas, e attivarsi con maggiore impegno e urgenza per migliorare l’efficienza energetica.
Il pacchetto di misure sull’efficienza energetica
Contemporaneamente la Commissione presenta anche una serie di documenti che sviluppano queste linee di azione. L’argomento in primo piano è l’efficienza energetica ( MEMO/08/699).
Viene pertanto presentato un pacchetto di proposte a favore dell’efficienza energetica che punta a risparmiare energia in alcuni settori, ad esempio rafforzando la normativa riguardante l’efficienza energetica degli edifici ( MEMO/08/693) e dei prodotti che consumano energia ( MEMO/08/698) e dando maggiore importanza alla certificazione delle prestazioni energetiche ( MEMO/08/700) oltre che alle relazioni sulle ispezioni per gli impianti di riscaldamento e condizionamento.
Per migliorare l’efficienza nell’approvvigionamento energetico la Commissione ha adottato linee guida che permettono la diffusione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento energetico per la produzione di elettricità ( MEMO/08/695).
Nel 2009 la Commissione intende procedere ad un’approfondita valutazione del piano d’azione europeo per l’efficienza energetica del 2006.
Un altro elemento fondamentale del pacchetto di proposte è costituito dagli investimenti. In Europa è necessario investire miliardi di euro per sostituire infrastrutture obsolete e per passare ad un’energia a basse emissioni di carbonio e basata su fonti rinnovabili.
Un Libro verde sulle reti energetiche ( MEMO/08/694) definisce sei iniziative strategiche ritenute determinanti per la sicurezza energetica dell’UE: un piano d’interconnessione del Baltico, un anello mediterraneo dell’energia, adeguate interconnessioni sull’asse nord-sud per la trasmissione di gas ed elettricità nell’Europa centrale e sudorientale, una rete offshore nel Mare del Nord, un corridoio meridionale per il trasporto del gas e forniture efficaci di gas naturale liquefatto per l’Europa.
Le relazioni esterne nel settore energetico
La Commissione esamina anche le problematiche che l’Europa dovrà affrontare tra il 2020 e il 2050.
Un altro elemento importante per realizzare gli obiettivi della politica dell’UE nel settore dell’energia sarà la maggiore attenzione riservata all’aspetto energetico nelle relazioni internazionali dell’UE, che si esplicherà anche attraverso l’istituzione di relazioni con i paesi fornitori, di transito e consumatori in funzione dell’interdipendenza; in tal modo sarà anche possibile rafforzare l’influenza esercitata dall’UE sugli sviluppi internazionali in ambito energetico ( MEMO/08/701) ( MEMO/08/697).
A questo proposito sarà determinante potenziare il coordinamento tra gli Stati membri e tra questi e la Commissione nel contesto delle relazioni esterne nel settore dell’energia.
Contesto
Il primo riesame strategico è sfociato nell’accordo raggiunto dal Consiglio europeo nel marzo 2007 sugli obiettivi di politica energetica per l’Europa.
Da allora la Commissione ha presentato numerose proposte per conseguire tali obiettivi, tra cui un pacchetto sull’ulteriore liberalizzazione del mercato UE dell’energia, ormai di prossima adozione, un piano strategico sulle tecnologie energetiche volto a promuovere le tecnologie energetiche pulite, nuovi provvedimenti per ridurre il consumo energetico dei beni di consumo e proposte per definire nuovi obiettivi vincolanti per le energie rinnovabili e le emissioni dei gas serra.
Il Consiglio europeo del marzo 2007 ha invitato la Commissione a presentare un nuovo riesame strategico della politica energetica all’inizio del 2009.
Le proposte adottate oggi fanno seguito a tale invito.
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